1960 Gennaio

Solenne manifestazione artistica in Duomo

 

Il 17 e 18 ottobre furono per Buja splendide giornate di fede e arte, destinate a rimanere scolpite a lungo nella memoria dei suoi abitanti.

I fatti che accaddero ebbero portata nazionale, poiché stampa, radio, cinema e perfino la televisione ne parlarono. In occasione della benedizione e inaugurazione delle 14 stazioni della Via Crucis, donate dai più grandi scultori italiani alla Chiesa di Avilla, a S. Stefano vennero eseguite alcune rappresentazioni dei sacri Misteri comprendenti l'Annunciazione, la Visita della B. Vergine a S. Elisabetta e l'incontro delle pie donne con il Cristo risorto.

Nel coro del Duomo, trasformato per l'occasione in teatro, su uno sfondo delicatamente azzurrato, era stato allestito un palco su cui gli attori si muovevano con gesti religiosi. Tutti i personaggi, appartenenti ad una scuola di canto di Udine, seppero riscuotere favorevoli consensi dal numerosissimo pubblico; ma chi suscitò ammirazione ed entusiasmo fu il nostro bravissimo Giorgio Molinaro (Cost) che, per la delicatissima voce e la solennità dei movimenti, sembrava più angelo in forma umana che uomo in vesti angeliche.

Alle 20. 30 di sabato, presenti tutte le Autorità cittadine, la Commissione diocesana di Arte Musica sacra, numerosi Sacerdoti, mons. Olivo Comelli, Vicario Generale dell'Arcidiocesi, quale rappresentante particolare di S. E. mons. Arcivescovo, benedisse i quadri della Via Crucis e con efficaci parole definì l'arte e le melodie umane un preludio alla bellezza e armonia divine.

Seguì la dotta prolusione del sac. dott. Francesco Placereani sull'origine e sviluppo delle rappresentazioni sacre. « E' vanto per noi friulani — egli disse — l'aver dato origine in Cividale nel lontano 1200 a questo genere di dramma sacro ». E' vanto per noi buiesi, aggiungiamo noi, lo aver ripresentato con proprietà e finezza questo vero gioiello d'arte dopo quasi 700 anni. Una citazione superiore ad ogni elogio meritano il gruppo dei « Piccoli Cantori » (50 bambini di Buja e Artegna) e il « Coro Buiese » per le loro superbe prestazioni.

 

Ad un delicatissimo « Inno alla Croce » a 4 voci di bambini del Perosi ha fatto riscontro un poderoso « Alleluja » a 4 v. miste di Haendel cantato da ben 103 cantori. La perfetta esecuzione ha strappato, nonostante il luogo sacro, un fragoroso applauso dalla folla che in tal modo dimostrò il desiderio di riascoltarlo.

La domenica seguente, 18 ottobre, nell' immediato pomeriggio, ebbe luogo la traslazione delle stazioni della Via Crucis dal Duomo alla Chiesa di Avilla. Grandiosa la partecipazione di pubblico da Buja, dalla Provincia e da Trieste col suo Sindaco e la Cantoria di S. Giusto che eseguì un inno composto per l'occasione. Presenti pure quasi tutti gli Artisti donatori dei quadri ai quali Mons. Arciprete di Buja rivolse il profondo ringraziamento dei Buiesi, sottolineando l'alto valore religioso e morale della donazione.