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Natale 2004

Chiesa ricca d'arte

 

State ascoltando E. Alfieri - (Il giorno 16-3-1997, a Genova per prelevare dallo studio di Alfieri i gessi dell'ambone della chiesa di Avilla e portarli in fonderia. (Registrazione effettuata durante il pranzo presenti Alfieri Don Saverio Beinat, Celso Gallina ed Armando Ursella -

La prima chiesa ricostruita dopo il terremoto, merito del cuore e dell'impegno di pre' Saverio, fu quella di Avilla.

Già la chiesa precedente, sorta quasi dalle fondamenta subito dopo la guerra meno di trent'anni prima, era stata abbellita e arricchita di opere di rilevante valore artistico; recuperate dal disastro del sisma, sono venute a far parte della nuova chiesa di cui nell'anno entrante si attende di celebrare il venticinquesimo della consacrazione, e sarebbe bello segnare questa prima tappa della sua storia con una pubblicazione che illustri la ricchezza e la bellezza di questa chiesa.

Per rendercene conto, ecco qui solo un elenco dei numerosi artisti presentì con le loro opere. All'esterno, sulla riva di San Pieri c'è la maiolica di C. Sbisà; e il triplice portale d'ingresso presenta le formelle in bronzo di E. Pezzetta, di P. Gallina e di G. M. Monassi. All'interno, a destra c'è l'affresco di Domenico Fabris raffigurante San Pietro, la tela di F. Gobbo sulle opere di misericordia e le vetrate della Madonna dei fornaciai dì A. Riccardi.

L'opera più famosa della chiesa è la Via Crucis che porta la firma dì ben 14 artisti diversi: Mistruzzi, Nagni, Minguzzi, Alfieri, Monteleone, Mascherini, Negrisin, Lazzaro, Fazzini, Girelli, Rubino, Cara, Guerrisi, Selva. Accanto all'organo c'è la tela del Cristo di C. Sofianopulo, che fu il coordinatore della Via Crucis. E di fronte c'è la tela del 700 di C. Maratta, dono del Papa alla chiesa di Avilla. Accanto, nel fonte battesimale, si trova il Giovanni Battista di T. Troiani.

E le vetrate della chiesa, che saranno completate nei prossimi mesi, sono di A. Poz. E al primo posto va messo il cuore della chiesa, ossia la statua della Madonna della Salute, modellata dal professor Knabl della scuola d'arte di Monaco di Baviera. E ai lati dell'immagine della Vergine e nell'altare e all'ambone, i bassorilievi di E. Alfieri (nella foto), divenuto così l'artista più presente nella chiesa.

Elencando ciò che è all'interno, non va dimenticata la struttura della chiesa disegnata dall'archi. Delino Manzoni a forma di tenda, che rappresenta l'immagine stessa della presenza di Dio tra il suo popolo. Alle opere direttamente riferite alla chiesa va aggiunto quanto si trova nella cappella feriale della cripta con la ricca raccolta di medaglie degli artisti bujesi e anche l'altare di Troiano Troiani nella cappellina di Tonzolano.

Molti bujesi e molti abitanti di Avilla forse non si sono resi conto della bellezza e della ricchezza artistica contenuta in questa chiesa; è anche questo un motivo per cui non va dimenticata la persona di Mons. Saverio Beinat.