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II Friuli non dimentica e ringrazia Sabato sera il sigillo della comunità bujense è stato consegnato a Franco Solina Cesare Trebeschi e Paolo Corsini si sono incontrati con il sindaco di Buja 27 giugno 2006 |
Un abbraccio alla città e un riconoscimento a un nostro concittadino.
Il Friuli non dimentica la generosità e le braccia bresciane che nel 1976, dopo il terremoto, travasarono risorse ed energie in aiuto di gente messa in ginocchio dal sisma, ma non piegata. Partiamo dall'abbraccio alla città: domenica mattina il sindaco di Buja Luca Marcuzzo ha incontrato l'avvocato Cesare Trebeschi, sindaco di Brescia nel 1976, e Paolo Corsini, che hanno visitato il Museo civico della Medaglia della cittadina friulana recentemente inaugurato, intrattenendosi poi con la comunità bujense in un convivio. Sabato invece era stato consegnato un riconoscimento a un nostro concittadino. Nella biblioteca civica di Buja era stata organizzata dalla sotto sezione del Club alpino italiano una serata dedicata alla montagna con protagonista Franco Solina; per l'occasione la comunità di Ursinins Piccolo, una delle trenta frazioni di Buja, aveva organizzato una Messa celebrata da monsignor Giancarlo Menis che aveva preceduto la serata in cui Solina presentava immagini dell' Adamello e dell'Eiger. Particolarmente attuale - considerando il periodo di riduzione delle dimensioni dei ghiacciai - il paragone che Solina ha proposto, con immagini di quindici-vent'anni fa e con immagini scattate oggi dalla stessa angolazione di quelle precedenti e dalle quali emerge l'erosione del ghiaccio. Solina ha raccontato anche della sua esperienza all'Eiger, della sua vita di alpinista-fotografo sviluppatasi in decenni di sentieri, vie, canali, ghiacciai saliti e ridiscesi. Attività alpinistica che si è poi travasata in decine di pubblicazioni, soprattutto fotografiche e in centinaia di serate in cui Franco Solina è stato ospite e, soprattutto, apprezzato conversatore raccontando di esperienze e sentimenti maturati in montagna. A conclusione della serata il sindaco di Buja ha consegnato a Franco Solina il sigillo della città, una medaglia di bronzo con la scritta «Sigillum comunitas Bujae», simbolo della comunità friulana con, sul lato posteriore, l'aquila della Julia. Un riconoscimento per la qualità della serata certamente, ma ancor prima per l'opera di volontariato che Franco Solina, con centinaia di altri bresciani, svolse nei giorni immediatamente successivi quelli del terremoto e anche più avanti nei mesi della ricostruzione. Il riconoscimento consegnato a Franco Solina precedentemente era andato anche ad altri bresciani: al dottor Francesco Passerini Glazel, direttore generale e amministrativo dell'Editoriale Bresciana, all'avvocato Silvio Pelizzari (a Buja sabato c'era a rappresentare il padre scomparso il figlio Alessandro) e a Franco Maestrini - a lungo direttore della tipografia del Giornale di Brescia - che in Friuli, per molto tempo e ripetutamente, si era impegnato nell'organizzazione dei soccorsi e degli aiuti alle popolazioni terremotate. |