Natale 2004 |
Come è nato il libro dedicato alla Chiesa di Madonna di Carla Pauluzzi |
Durante gli ultimi mesi dello scorso anno, fui contattata da Roberto Bortolotti che, in qualità di rappresentante del Comitato San Valentino, essendo venuto a conoscenza che alcuni anni fa l'argomento della mia tesi di laurea era stata la Chiesa della Beata Vergine ad Melotum mi chiedeva se era possibile recuperare e utilizzare il materiale della mia ricerca. I rappresentanti del Comitato e della Parrocchia di Madonna avevano intenzione, per l'ottobre 2004, di celebrare degnamente il quindicesimo anniversario della dedicazione della nuova chiesa pubblicando un volumetto riguardante la storia dell'edificio sacro dalle origini fino ai giorni nostri. Nella prima parte del libro sarebbe stato ripubblicato il testo di Pietro Menis La chiesa di Madonna nei secoli edito nel 1935, mentre nella seconda parte era necessario integrare la storia recente della nostra chiesa. A questo punto del progetto è stato coinvolto il prof. Gian Carlo Menis che, con i suoi preziosi consigli, ha indirizzato per il verso giusto il lavoro. Una volta deciso l'indice degli argomenti da trattare nella pubblicazione, si è reso necessario fare un lavoro ulteriore di ricerca e redazione, ad integrazione di quanto fatto dalla sottoscritta durante la stesura della tesi, poiché allora il soggetto principale del mio lavoro era stato l'edificio sacro distrutto dal terremoto, l'opera del suo costruttore Agostino Tondolo e l'analisi stilistica e architettonica della costruzione inserita nell'ambiente storico, artistico e culturale dell'epoca. Dalla tesi sono state "recuperate" le parti che compongono il secondo ed ultimo capitolo della pubblicazione oltre alla bibliografia debitamente aggiornata e arricchita. Mi è sembrato opportuno inserire questi capitoli per fornire una visione più chiara ed ampia possibile riguardo la nostra chiesa e la sua storia anche alla luce di recenti nuove ricerche e pubblicazioni: la leggenda dell'apparizione della Madonna sul melo, la citazione della dedicazione della chiesa all'interno degli statuti comunali redatti nel 1371, l'opera di Mattia Deganutto "mastro lignaro" che lavorò in Friuli ed anche a Madonna nel 1700, la planimetria della vecchia chiesa disegnata nel 1891 da Agostino Tondolo, il disegno delle chiese di Buja conservato presso l'Archivio della Curia Arcivescovile di Udine ed un particolare della mappa del catasto napoleonico riguardante Madonna. I capitoli dedicati alla nuova chiesa, invece, sono stati rielaborati ex novo seguendo la storia recente della nostra comunità riportata sui bollettini parrocchiali. A questo proposito vorrei precisare che per la redazione di questa parte, ho seguito l'impostazione tracciata da Pietro Menis, sono stati citati i nomi dei parroci e del progettista che in quegli anni operarono per la ricostruzione, mentre non ho citato i nomi di tutte quelle persone, tantissime che, con spirito di sacrificio hanno contribuito alla rinascita dell'edificio, era davvero impossibile ricordare tutto e tutti. Ho posto l'accento solo sugli avvenimenti e non tanto sulle persone. Questo è stato il lavoro da me svolto, ma contemporaneamente altre persone si stavano adoperando perché l'impresa riuscisse ed arrivasse a buon fine. Maurizio Ferroli si è prodigato nella ricerca del sostegno economico per coprire, almeno in parte, i costi della pubblicazione del volume, trovando nella prestigiosa Fondazione CRUP e nella Provincia di Udine (Assessorato alla Cultura), risposte concrete. Anche l'Amministrazione Comunale di Buja ha partecipato fattivamente sia con il patrocinio che con un contributo a favore delle manifestazioni per il XV anniversario della dedicazione della nuova chiesa. Il tempo è trascorso velocemente e ben presto si sono aggiunti altri volonterosi che, con il loro lavoro, hanno facilitato le ricerche e ridotto i costi di realizzazione del libro. Franco Guerra ha collaborato per le ricerche fotografiche e d'archivio, Vergilio Burello ha fornito consigli preziosi nonché supporto tecnico, la professoressa Gemma Minisini Monassi ha corretto il testo, Egidio Tessaro, oltre ad aver allestito e curato la mostra fotografica sulle famiglie storiche di Sopramonte, ha rielaborato elettronicamente le immagini destinate alla pubblicazione, Walter Gherbezza ha impaginato e rielaborato al computer l'intero volume spendendo e sacrificando molte ore di lavoro e di sonno per il buon risultato dell'opera. Altre persone hanno collaborato con il loro lavoro: Igor Felice ha trascritto il testo di Pietro Menis al computer, il signor Gerardo ha corretto le bozze. Inoltre, durante questi mesi di preparazione del libro non è mai mancato il sostegno e l'appoggio del prof. Menis, di mons. Goi e di don Daniele. Il tutto è stato coordinato efficacemente da Roberto Bortolotti. Questa è la cronistoria di come la collaborazione di più persone e l'unione di competenze e qualità diverse possa portare alla nascita e concretizzazione di un progetto significativo come lo è il libro dedicato alla chiesa di Madonna. Con questa pubblicazione abbiamo aggiunto una tessera al grande mosaico della storia, ma molti altri dovranno e potranno essere posti in futuro. Abbiamo ricordato il passato, raccogliendone degli insegnamenti per vivere meglio il presente, ora lasciamo alle generazioni future un'eredità su cui costruire e progredire. |