Messaggero Veneto 2006 |
Le campane non disturbano Alcuni abitanti di Monte di Buja |
Dopo il terremoto del 1976, le tre campane della torre pentagonale furono collocate, tramite un supporto d'acciaio e ferro, sulla piazza di Monte. Ciò permise alla gente del luogo di continuare a scandire alcuni momenti importanti per la comunità: la festa, la morte, le celebrazioni religiose. Inoltre, ogni sabato pomeriggio, un gruppo di scampanotadórs diretti dall'indimenticabile Mario Cattarino, si esercitava nello scampanare in squadra, tanto da raggiungere una buona preparazione e creatività. Quando le campane furono ricollocate sulla torre campanaria, il loro suono continuò a rallegrare Buja e dintorni. Dopo la scomparsa di Mario, l'attività andò calando pur non fermandosi del tutto. Ora, un gruppo si trova, una volta l'anno, nei giorni che precedono la festa di San Lorenzo, patrono della Pieve. Dalle 19.30 alle 20.30 si alternano dimostrando particolare abilità nel seguire stili musicali diversi. La gente del luogo ha sempre apprezzato quello scampanio festoso, tanto da telefonare in varie parti del mondo per far sentire ai parenti o agli amici questa melodia che emoziona parecchio. i Noi, abitanti di Monte, desideriamo ringraziare queste persone giovani e anziane che dedicano parte del loro tempo a quest'arte antica che rallegra tutti. Ci fanno un po' pena le rare persone che provano fastidio e irritazione al suono delle campane perché, in un mondo dove il rumore è predominante, non riescono ad apprezzare l'armonia di un suono così antico eppure attuale nel comunicare emozioni. |