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Natale 2004

"Il MARTIRIO DI S. LORENZO"

di nuovo nella pieve

di Zontone Roberto

 

FOTO

 

Finalmente la grande e famosa pala raffigurante il martirio di S. Lorenzo è ritornata al suo posto nell'antica Pieve di Monte. E' stata una attesa lunga e sofferta ma ne è valsa la pena; magistralmente restaurata, ora troneggia sopra l'Altare Maggiore dando alla splendida Chiesa quel tocco di completezza che indubbiamente mancava.

Le operazioni di restauro, già di per se lunghe e complesse, iniziate presso il Museo Diocesano di Arte sacra di Udine, a causa di sopravvenuti imprevisti fisici del restauratore, hanno subito prima un rallentamento e poi una sospensione dei lavori. La forzata, quanto sofferta rinuncia del prof. Zambon a completare l'opera e la conseguente ricerca di un'altra idonea ditta di restauro cui affidare il compito di completare il delicato lavoro, hanno ulteriormente allungato i tempi di compimento del recupero. Tempistica a parte, possiamo dire che la qualità del risultato non ha risentito di queste non previste complicazioni.

Quando, nello scorso mese di giugno, l'imponente tela del Grassi venne esposta presso la cappella del Palazzo Arcivescovile e ufficialmente presentata alle autorità ed al mondo artistico udinesi, un coro unanime di consensi accolse prima 'intervento introduttivo di mons. prof. Giancarlo Menis. Direttore del museo, e poi la relazione illustrativa del restauro tenuta dal Direttore dei Civici Musei udinesi, prof. Giuseppe Bergamini.

La presentazione ufficiale alla gente di Buja ebbe luogo nella Pieve di S. Lorenzo la Domenica precedente il dieci agosto, festa del santo titolare, e fu svolta dal nostro illustre concittadino mons. Menis. Nel giorno di S.Lorenzo, la santa Messa solenne presieduta da S.E. mons. Alfredo Battisti. Arcivescovo emerito di Udine, in una chiesa gremita di fedeli, suggello lo straordinario avvenimento. Così. dopo ventotto anni di assenza, la gente di Buja poteva ammirare la cinquecentesca tela nel suo originale cromatismo come mai l'aveva vista. 

La soluzione tecnica adottata per la sua ricollocazione nel presbiterio risponde alle reali esigenze di fissaggio della grande tela, dà assoluta garanzia di stabilità della struttura e, nel contempo, consente la possibilità di facile spostamento del quadro in caso di necessità.

A questo punto ritengo doveroso rinnovare i più cordiali ringraziamenti a quanti, con il loro aiuto, hanno consentito il raggiungimento di questo ambito ed impegnativo traguardo: al signor Carlo Fulchir per il determinante contributo finanziario versato per il restauro della pala, alla ditta Angelo Briante per aver gratuitamente realizzato la struttura portante e montato il quadro, alla ditta Luigi Tonino ed al signor Giuseppe Tonino per aver gratuitamente prestato la necessaria assistenza logistica per la formazione dei ponteggi, al Colorificio Bortolotti per aver offerto il colore occorrente alla pittura della struttura.

A conclusione di queste note ritengo opportuno informare la comunità bujese che la Parrocchia ha chiesto alla Provincia di Udine un contributo per restaurare le statue lignee di S. Rocco e S. Sebastiano

nonché la tela opistografa di S. Domenico facenti parte del patrimonio artistico della chiesa di Monte. Ci è stato promesso un aiuto ma certamente non coprirà totalmente la spesa preventivata e quindi ancora una volta facciamo appello alla sensibilità e alla generosità dei buiesi affezionati alla nostra Chiesa Madre e amanti del suo patrimonio storico-artistico. Chi è interessato a questa iniziativa può rivolgersi, per le opportune informazioni, direttamente a mons. Arciprete o al sottoscritto.