Natale 2001 |
La Chiesa di S. Lorenzo ha bisogno dell'aiuto di tutti i Bujesi |
Finalmente i lavori di recupero funzionale della cara e antica Pieve di S. Lorenzo, in Monte di Buia, si avviano alla loro conclusione. Ultimata la ricomposizione degli altari lapidei (A. Maggiore, di S. Nicola e di S. Antonio ab.) e completati gli impianti tecnologici (illuminazione, amplificazione e anti intrusione) non resta altro da fare che imbiancare la parte interna e pulire il tutto. Poi, sul piano edilizio, il sacro edificio è finito e pronto per essere utilizzato. Anzi, quasi pronto. Come già accennato in precedenti occasioni, per una completa valorizzazione e una piena fruizione della Chiesa, resta da risolvere il problema dell'arredo interno. L'incuria prima, il terremoto poi, quindi il tempo e l'impossibilità di tempestivi interventi hanno notevolmente compromesso quanto era contenuto nel suo interno. E' stato recuperato il seguente materiale: l'armadio della sacrestia, gli stalli del presbiterio, alcuni banchi, una quindicina di candelieri, quattro reliquiari e poche altre suppellettili. A ciò sono da aggiungere le opere pittoriche e scultoree fortunatamente affidate in custodia al Museo Diocesano e da questi restaurate. Un cenno particolare merita la pala del Grassi raffigurante il martirio di S. Lorenzo: presa in consegna dal Museo Diocesano immediatamente dopo il sisma, data la sua rilevante dimensione (4,00 m x 2,80 m), ha subito solo un intervento di consolidamento strutturale e pittorico per evitare un ulteriore degrado; Resta ora da compiere il vero e proprio restauro del dipinto. Dobbiamo dire che i pezzi di arredo e le suppellettili recuperati sono significativi per il loro intrinseco valore storico ed artistico e assolutamente meritevoli di essere accuratamente restaurati. I lavori di restauro, gli interventi occorrenti per una adeguata collocazione delle opere artistiche che ci saranno restituite dal Museo nonché l'acquisto ex novo di quanto indispensabile per l'utilizzo della Chiesa comportano una spesa che la Parrocchia di S. Lorenzo non è in grado di sostenere. A questo punto è doveroso evidenziare che la Pieve di Monte è la Chiesa Madre di tutta la Comunità bujese e questa sua maternità non può essere né sottratta né disconosciuta. Tutta la gente di Buia riconosce in Essa le origini delle proprie radici, la fede dei propri avi, l'espressione emblematica della propria identità di Bujesi in patria e nel mondo. Quando si concretizzeranno le iniziative intraprese dalla Amministrazione Comunale nella borgata di Monte, la Chiesa di S. Lorenzo diverrà fulcro non solo della religiosità bujese ma anche della vita culturale; infatti questa Chiesa sarà disponibile per tutte le manifestazioni artistico-culturali compatibili con il suo essere chiesa. La Comunità bujese beneficerà così di un ambiente spazioso, bello, artistico e funzionale. Queste considerazioni hanno giustamente spinto, nello scorso mese di ottobre, gli "Amîs di Mont" e la "Pro Buia", in sintonia con le associazioni locali, a promuovere una pubblica sottoscrizione finalizzata a finanziare l'opera di "rivestitura" della antica Pieve ora rimessa a nuovo. Il risultato ottenuto a tutto novembre, pur significativo, non aveva ancora manifestato quella adesione diffusa e spontanea che si auspicava; ci sono state alcune risposte, anche generose, e vogliamo sperare che le prossime festività natalizie aumentino la sensibilità e l'affezione dei Bujesi per la loro Chiesa Madre e ravvivino la generosità delle famiglie. Il Comitato Interparrocchiale per la Chiesa di Monte rivolge quindi un pressante appello a tutti: alle famiglie perché diano il loro pur modesto contributo; alle persone aventi tempo libero perché prestino la loro opera, ciascuno secondo le proprie possibilità, per il restauro di quelle cose non particolarmente impegnative; agli imprenditori bujesi perché generosamente si prestino a sponsorizzare il restauro di quella parte di arredo di particolare pregio storico-artistico e quindi ammesso ai benefici di legge. Se tutti assieme daremo una mano in questo ultimo sforzo, tutti assieme potremo partecipare alla festosa inaugurazione della Pieve di S. Lorenzo nella prossima estate, diversamente dovremo attendere ancora. |