1960 Ottobre |
Il parafulmine del campanile |
Da diversi anni il filo conduttore del parafulmine del campanile era stato spezzato da una scarica molto forte, lungo la cuspide a due o tre metri dalla croce. Questo fatto comportava inconvenienti e pericoli molto gravi. Il parafulmine funzionava come attrazione, ma poi essendo spezzata la conduttura la scarica poteva disperdersi sulla linea della corrente elettrica ed anche nel castello metallico di sostegno delle campane. D'altra parte la riparazione comportava una impalcatura dell'ottagono alla guglia della cuspide, cosa questa di difficile e costosa esecuzione. Quest'anno il tecnico della ditta « Ergon » da Ancona ci ha tolto d'imbarazzo: è salito fino sulle braccia della croce per cambiare le punte del parafulmine e per una verniciatura alla croce facendo in seguito le riparazioni del caso, che danno così la tranquillità all'abitato del centro. Il 4 settembre si è svolta in Monte la cerimonia per l'inaugurazione della Croce Luminosa. L'Osservatore Romano del 12 settembre così ne scrive: « Il ministro per la riforma burocratica sen. Tessitori è intervenuto a Buia (Udine) alla inaugurazione di una grande croce luminosa a ricordo dei Caduti di tutte le guerre combattute in Friuli dal 1848 al 1945. La croce adorna di sedici pannelli di bronzo offerti da va-rie città d'Italia è stata eretta alla sommità di una delle colline dell'anfiteatro morenico di Buia dedicato al Parco della Rimembranza e visibile a grande distanza dalla grande piana sottostante. Hanno partecipato alla cerimonia i sindaci ed i gonfaloni di Trieste, Gorizia, Udine, Monfalcone. Osoppo, Vittorio Veneto, e di numerosi altri Comuni decorati al valore militare nonché rappresentanze militari dei reparti delle divisioni « Ariete » e « Mantova », della brigata Alpini della « Julia » e delle associazioni combattentistiche e d'arma delle Tre Venezie. Prendendo la parola al termine della manifestazione, il ministro Tessitori ha sottolineato il profondo significato della Croce, che vuol essere per i Caduti un doveroso omaggio al supremo sacrificio compiuto, e per i vivi un monito a non tradire quegli ideali e quell'insegnamenti che essi ci affidarono morendo. Il Ministro Tessitori ha quindi auspicato che il sacrificio dei Caduti non debba più essere necessario in un mondo che tutti vogliono laborioso, pacifico ed animato solo da sereni fecondi intendimenti. |