La chiesa di Tomba

 vede completato il suo presbiterio

di Emidio Goi

 

 

Sempre nell'affettuosa e cara memoria di Ermes è stato completato il presbiterio della chiesa. Mancava l'ambone. Ermes era in continua ricerca di una soluzione. Se n'è andato prima di poterla trovare.

Ora finalmente l'artista Arrigo Poz, che già aveva siste­mato in modo stupendo l'abside con la collocazione del gruppo ligneo della Vergine Annunziata e dell'Arcangelo Gabriele in un'atmosfera celeste che suggerisce il mistero dell'incarnazione, ha ideato e realizzato una bella opera lignea, solida e dignitosa, che completa magnificamente il presbiterio.

In legno chiaro che richiama il marmo dell'altare e della sede presidenziale, l'ambone si presenta allo sguardo con una fascia dipinta con i simboli dei quattro evangelisti. Dall'ambone si annuncia il Vangelo. Matteo l'angelo; Marco il leone; Luca il Bue; Giovanni l'aquila. La fascia, gustosa a vedersi, per l'armonia del disegno e del colore, è inserita nella struttura lignea della forma di un parallelepi­pedo armonioso e funzionale, che bene si intona con gli altri elementi liturgici del presbiterio.

Anche il paliotto dell'altare è nuovo e presenta dipinti un cesto di spighe e pane su un mare azzurro ricco di pesci - evidenti simboli eucaristici. È opera di Arrigo Poz, un'o­pera pittorica delicata e preziosa che emana luce all'intero presbiterio.

Chi entra nella chiesa di Tomba adesso contempla la soffusa luminosità che avvolge dall'alto l'abside e via via si distende ad avvolgere e ad abbracciare l'altare e l'ambone in un insieme, con le statue di S. Andrea e S. Anna ai lati, un insieme piacevole a vedersi, che invita alla serenità, alla preghiera e alla pace. Ora Ermes è certamente conten­to della sua chiesa.