La missione di Tomba

La missione tenuta dal 16 al 24 febbraio per la prima volta nella chiesa di Santa Maria di Tomba riuscì felicissima sotto ogni rapporto. La predicazione tenuta da Don Olivo Comelli richiamò una vera folla di ascoltatori anche dalle borgate e casali limitrofi. Le conferenze agli stati particolari vennero egualmente frequentate in massa. Ai Santi Sacramenti si può dire che la borgata si è accostata nella quasi totalità, perché le poche eccezioni non contano.

Degno coronamento della missione nel pomeriggio del 24 è stata la processione. Il bellissimo gruppo dell'Annunciazione, opera della Ditta Stufflesser di Val Gardena, portato dalla gioventù maschile di Tomba mosse dal Duomo assieme ad una folla straboccante accorsa da tutta la Pieve.

A Tomba, pavesata a festa, una marea di popolo l'attendeva. All'ingresso della Chiesa Don Comelli con appropriate parole chiuse la memoranda giornata invocando su tutti la benedizione della Vergine.

Certamente la missione come la grande giornata di chiusura segnerà una data memoranda nella vita religiosa di Tomba e segni l'inizio di una rinnovazione religiosa e morale dei suoi fedeli.

 Spese sostenute a Tomba

 Acquisto statua                                      L.        1200,00

Spese imballo                                          “          100,00

Spese trasporto                                       “          124,00

Ferramenta e legname per la processione “            28,00

Mattoni                                                   “           112,50

Mano d’opera muratori                             “           150,00

Legname per la bussola                           “           158,00

Ferramenta per la stessa                         “             54,00

Chiodi, orelle, lastre ecc. (Fattura Legno)  “             71,90

Mano d’opera falegname                         “            175,00

Calce, cemento ecc.                               “            142,23

                                        TOTALE        “         2315,63

                                               

Questo prezioso documento, testo e foto, è riportato in un vecchio bollettino della Pieve, di cui si riproduce la testata: ci permette di conoscere meglio la storia della nostra bella, cara Madonnina.