2009 Agosto |
L'ingresso a Buja (di Mons. Goi) di Renzo Lorenzini |
Sabato 4 settembre 1999 Mons. Goi faceva il suo ingresso solenne nella nostra comunità proveniente dalla sua modesta casa di Gemona. Sono state le campane della Pieve di Monte a salutare monsignore che ha voluto, come primo atto, prendere visione dello stato dei lavori di completamento del restauro della Pieve di S.Lorenzo per la quale ha subito dimostrato grande attenzione ed affetto. In questi anni, infatti, la Pieve di San Lorenzo in Monte ha recuperato completamente splendore e funzionalità. Le tapppe successive del suo ingresso sono state la visita alla Casa di Riposo, l'incontro con i bambini della Scuola dell'Infanzia, con la Comunità Parrocchiale e con le Autorità civili fino alla presa di possesso del Duomo e l'investitura di arciprete di Buja da parte del Cancelliere arcivescovile Mons. Mazzoccato. Da subito mons. Emidio ha perciò indicato quali sarebbero state le sue principali preoccupazioni pastorali: l'attenzione agli anziani, ai malati e ai bisognosi, alle famiglie, soprattutto a quelle in difficoltà, la cura delle due Scuole dell'Infanzia parrocchiali, dimostrando, in tal modo, che il Pastore ha il compito di custodire il suo gregge, occupandosi principalmente degli aspetti più importanti, urgenti e delicati. Quasi al termine di questo primo decennio della sua presenza tra noi, è doveroso manifestare a mons. Emidio la gratitudine di tutta Buja per la sua azione pastorale che si manifesta soprattutto nella fatica di unire persone e risorse spirituali, morali e culturali delle quattro parrocchie che gli sono affidate (S. Lorenzo, Madonna, Tomba e Urbignacco) al fine di realizzare quel grande obbiettivo che si chiama comunione e corresponsabilità. Gli diciamo anche grazie per le sue accorate omelie e del saluto cristiano, affettuoso e consolante, che rivolge a tutti i defunti e ai familiari provati dal lutto. Inoltre va riconosciuta in Mons. Goi l'oculata e scrupolosa gestione amministrativa e della sua completa fiducia nel gruppo di parrocchiani fedeli e competenti che lo consigliano in questo compito complesso e oneroso. Il suo stile si contraddistingue per il rispetto, l'attenzione e l'ascolto prima di tutto verso i suoi più stretti collaboratori, i cappellani, don Enzo Cudiz, ora don Daniele Calligaris e il prossimo diacono Ilario Virgili. Grazie don Emidio per quanto ha fatto e sta facendo: lunga vita al Pastore. Renzo Lorenzini, direttore del Consiglio Pastorale Parrocchiale
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