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Maggio 1965

Aneddoti

(40° di Messa Mons. Urbani)

 

FOTO

 

RESTO COI SOLDATI.

Nei primi tempi di prigionia al cap. militare don Urbani viene fatta la proposta di rimpatrio, appartenendo a personale protetto dalle Convenzioni di Ginevra. La risposta non si fa aspettare: « Noi non lasciamo i soldati soli: restiamo con la truppa ».

IO NON HO CHIESTO IL RIMPATRIO.

In India del gennaio del 1942 il cap. Urbani passa visita medica.

Il medico dal campo, magg. Handerson, non tarda a dare il suo responso: ulcera duodenale. Ad insaputa dell'interessato, il nome di Urbani viene incluso nella lista dei rimpatriandi. Saputo ciò il cappellano si reca al comando.

« Come mai sono stati incluso nella lista dei rimpatriandi »?

« Lo ha deciso il medico da campo » gli vien risposto.

« Io non ho chiesto il rimpatrio » !

« Ma lei è sofferente, e la sua ulcera lo richiede ».

E il cappellano fiero: «No, io resto coi soldati. Il mio posto è tra loro. Quando rimpatrieranno loro, rimpatrierò anch'io » !

UNA PREGHIERA DA... VILE.

Un compatriota suo amico riceve un giorno la notizia del rimpatrio. Prima di partire si reca dal cappellano e gli dice. « Senta, don Domenico, le lascio questa immagine. Dietro c'è una preghiera che ho recitato ogni giorno per ottenere il rimpatrio. L'ho ottenuto. La reciti anche lei ».

In seguito monsignore ebbe a dire: « Accettai l'immagine per educazione e la tengo come ricordo di un  prigionero.

 Ma mi pareva una viltà domandare il rimpatrio mentre gli altri restavano. Non la recitai ». E confessava: « Ancor oggi non so quel che c'è scritto in quella preghiera ».

NON TI DO' IL MIO INDIRIZZO.

Un soldato ottiene di rimpatriare. Lo dice al cap. Urbani: « Signor capellano, torno in patria ». E non saendo come ringraziare per il bene ricevuto aggiunge: « Mi dia l'indirizzo della sua famiglia. Quando sarò in patria scriverò dando sue notizie ai familiari ».

 

Il cappellano lo guarda fisso. Sa che papa e mamma aspetano con ansietà sue notizie. Ma quanti papa e mamme e spose di solati internati nel campo aspettavano la stessa cosa! La risposta è quasi immediata. « No, tutte le famiglie soo uguali, non ti dò alcun indirizzo. Una cosa puoi fare per me. Quando sbarchi in Italia bacia il primo bamino che incontri, e in lui tutti gli alri, perché tutti possano avere un bell'avvenire » !

FIEREZZA ITALICA.

Nei campi di concentramento erano soliti fare la conta per accertarsi che nessun prigioniero fosse fuggito. E' noto come certi inglesi cercassero di umiliare i prigionieri italiani. Un giorno il sergente inglese addetto a questo ufficio ordina: « Tutti in ginocchio per la conta » ! Tutti si inginocchiano: uno solo resta diritto, impalato sull'attenti: è don Urbani. Il sergente seccato ripete l'ordine. Stesso risultato. L'addetto gli domanda:

« Lei, perché non si'inginocchia »?

« Non siamo all'asilo » è la risposta. Il suo superiore viene a saperlo.

« L'ordine — dice l'ho dato  io ».E il cap. Urbani: « Se me lo comanda come superiore italiano, obbedisco, ma se me lo comanda un inglese, neanche se mi puntano il mitra addosso m'inginocchio, perché la mia stessa dignità di uomo me lo vieta ».

Un ordine simile non fu più dato.

ASSETATO NON CHIEDE DA BERE.

Appena sbarcato a Bombey i prigionieri sognano un po' di acqua per dissetarsi. In tutta la traversata dall'Egitto nessuno ha pensato a loro: non un goccio d'acqua. Un cappellano che cammina accanto a don Urbani  scorge  inglesi  con  del  thè.

« Guarda — gli dice — hanno il thè. Muoio dalla sete. Andiamo a chiederne un po' » !

« No — risponde don Urbani — devono saper loro che abbiamo sete » !

 

REGALO PER IL COMPLEANNO.

I prigionieri vengono trasferiti a Bangalore: 72 ore di treno. In tut­to il viaggio viene distribuita solo una scatola di marmellata. Il cap. Urbani si trova assieme ad altri due prigio­nieri. Siamo il 21-2-1941. Il nostro
prigioniero si ricorda che quel giorno ricorre il suo compleanno. E lo dice: « Sentite ragazzi, Sapete che oggi è il mio compleanno » ? « Bene rispondono gli altri pieni di buon umore — allora ti diamo da pulire la scatola della marmellata »!