Settembre 1999 |
Ai carissimi parrocchiani di San Lorenzo martire di Buia. Mons. Emidio Goi Arciprete di Buja |
State ascoltando il saluto di Mons. Emidio Goi all'inaugurazione della mostra fotografica "OTTANTA ANNI DEL GRUPPO ANA DI BUJA" - 12-3-2005 -
La pace e la benedizione del Signore Gesù siano con tutti voi. Vengo a Buia con gioia, con serenità e con tanta fiducia nell'aiuto di Dio per essere il vostro parroco, la vostra guida spirituale nelle cose che riguardano la vita cristiana. Sull'esempio di S.Paolo Apostolo vi dico che il mio unico vanto in mezzo a voi sarà solamente quello di conoscere e predicare Cristo Gesù e il suo Vangelo. Per questo sono diventato prete nel 1959. Nato a Gemona nel 1933 - come vedete, non sono più nel fiore degli anni - entrai in seminario nel 1947, e con i sacrifici di papà e mamma, a cui va il mio riconoscente e affettuoso ricordo, e con la comprensione e il sostegno dei miei fratelli per mantenermi agli studi in seminario - a quei tempi le rette da pagare erano piuttosto pesanti - sono arrivato alla meta il 28 Giugno 1959, quando l'Arc. mons. Giuseppe Zaffonato mi consacrò sacerdote. Avevo sognato allora di fare il cappellano in qualche paese del Friuli, invece mons. Arcivescovo mi richiamò in seminario in qualità di insegnante e feci il professore fino al 1992. In quegli anni ebbi modo di prendere la Laurea presso la Pontificia Università del Laterano in Roma; di fare anche il cappellano festivo prima a Savorgnano al Torre, poi a Premariacco. Nel 1980 L'arcivescovo mons. Alfredo Battisti mi ordinò di fare il Rettore del Seminario e così per 14 anni mi sforzai di migliorare le sorti di quell'Istituto per la formazione dei nuovi preti. Lasciai il seminario nel 1994 e dal novembre di quell'anno sono stato amministratore di Madonna e Urbignacco fino all'arrivo dell'attuale parroco don Giordano Simeoni, a cui va il mio ringraziamento per aver guidato anche la Forania in questi ultimi mesi. Prima di venire da voi, come ben sapete, ero arciprete del Duomo di Udine e lo sono stato fino al 4 settembre di quest'anno, giorno del mio ingresso in San Lorenzo di Buia. Queste sono le mie tappe dei miei 40 anni di prete. Ho fatto del mio meglio nell'adempimento del mio lavoro di prete nei vari posti, dove mi ha mandato l'Arcivescovo. Con altrettanto impegno ed amore mi accingo a fare l'Arciprete di Buia. La mia preoccupazione sarà quella di conoscervi tutti, di intéssere rapporti cordiali di collaborazione con tutte le associazioni, i gruppi che operano sul territorio nei vari settori sportivo, culturale, ricreativo. Saluto e ringrazio don Enzo, che con saggezza da presbitero, pur fresco di ordinazione, ha saputo guidare la Parrocchia, dopo la tragica morte di mons. Aldo l'Arciprete della ricostruzione, che ricordiamo con affetto e riconoscenza per le grandi opere che ha saputo realizzare. Saluto il Consiglio pastorale, il Consiglio degli affari economici, il Consiglio di amministrazione della Scuola Materna, gli operatori pastorali della Catechesi , della Liturgia, della Caritas e tutte le persone che in qualsiasi modo operano per il bene della comunità. A tutti chiedo un rinnovato impegno di corresponsabilità e collaborazione. Insieme potremo lavorare bene per il Regno di Dio. Tutti si devono sentire accolti ed amati da parte mia. Se qualcuno merita delle preferenze, quelli saranno i più bisognosi, gli anziani, i malati, le persone sole. Intendo diventare uno di Buia nella gioia e nelle sofferenze della mia nuova comunità. Intendo condividere quanto resta della mia vita con la vostra vita e con la vostra storia. Tuttavia non aspettatevi miracoli da me, non sono capace di farli; insieme potremo fare comunque il miracolo della comunione per creare nella comunità quell'atmosfera più pulita, più cristiana, nella quale i ragazzi e i giovani potranno trovare insegnamenti ed esempi per dare senso alla loro vita. Ancora voglio salutare e ringraziare i preti della Forania che danno un formidabile esempio di collaborazione fraterna. Un saluto ai preti buiesi, onore e vanto di questa parrocchia, alle suore francescane, preziose collaboratrici nel campo della carità e della catechesi. Un deferente saluto a tutte le Autorità e particolarmente al signor Sindaco, vada loro la mia stima e l'impegno di una fattiva collaborazione. Cari amici: il Signore ci benedica tutti, i nostri Santi Patroni, i martiri Lorenzo, Stefano, Floreano, ci accompagnino nel nostro cammino; la Vergine Maria Madre di Dio e Madre nostra ci tenga sotto la sua protezione e ci difenda da ogni male. Mandi don Emidio |