1942 Dicembre |
Il X° Anniversario della morte di mons. Bulfoni di Giovanni Chitussi |
L'ho ancora presente come fosse vivo in mezzo a noi. Mi pare ancora di vederlo fare la sua quotidiana passeggiata mattutina e serotina. Entrando in casa lo vedo ancora seduto sul sofà e tutto assorto nella lettura dei suoi libri preferiti: L'Apparecchio alla morte di S. Alfonso, l'imitazione di Cristo del Kempis, i promessi sposi del Manzoni. Eppure non è più, e sono già passati dieci anni dalla sua morte; i suoi quarantasette anni di ministero parrocchiale a Buia hanno lasciato una scia indelebile. La sua fede, la pietà, l'umiltà, la povertà e la carità, furono virtù che ornarono tutta la sua vita spesa per il bene dei suoi parrocchiani. Anche gli ultimi anni, che qualcuno può considerare inoperosi, furono pieni di vita interiore e di preghiera; e questi giovarono certamente alla parrocchia più di qualsiasi altra opera materiale. Del resto le opere da lui compiute giustificano pienamente il logorio precoce delle sue energie. La sua valida cooperazione con Mons. Venier nella costruzione del Duomo, nell'ampliamento della vecchia Matrice di Monte è nota a tutti. Il magnifico palazzo arcipretale, la chiesa del cimitero, la casa di ricovero, sono tutte opere che stanno a testimoniare ai posteri l'operosità di Mons. Bulfoni. La sua carità poi non conobbe limiti. Era venuto povero e povero morì. I funerali che furono un grandioso plebiscito di cordoglio, amore e riconoscenza, si dovettero fare per pubblica sottoscrizione. E questo è il miglior elogio che si possa fare. - Quanto avrebbe esultato il suo cuore se avesse potuto vedere quanto i suoi figli hanno saputo fare in questi dieci anni. Egli però non è stato certamente estraneo, e dal cielo ha benedetto i sacerdoti continuatori della sua opera ed i suoi figli tutti. Il decimo anniversario della sua morte non può passare inosservato. La gratitudine e la riconoscenza vuole che tutta la parrocchia si riunisca il giorno 18 del corrente mese alle ore nove in duomo alla solenne funzione di suffragio che si farà per l'anima sua benedetta. Vorrei anche che i suoi beneficati, e sono moltissimi, facciano in detto giorno la S. Comunione per Lui. |