1950 Aprile 

Apostolato di prigionia  (Mons. Domenico Urbani)

Lo storiografo verde

 

Bihar, distretto d'Azirabad (mille tigri), golfo del Bengala, a 50 km. da Ranchi, III gruppo Campi. Entra nell'«enclosure» di Ramgarh, il Delegato Apostolico, ora Internunzio dell'East Indies, mons. Kierchels. Ero in maniche di camicia,, con calzoni da non si dire. Inginocchiatomi, scoppiai in pianto... Gran codazzo d'inglesi, còl generale, interpreti, guardie, etc. Ero solo. Sua Ecc. non mi conosceva (I visita, 1941, poco dopo giunti). Le sue prime parole : « (Vi saluta don Urbani : lo conoscete? ».

Chaplain senior, supervisor, con responsaibile direzione del servizio religioso di 40.000 prigionieri a Bangalore: I e II gruppo: 8 campi: ogni campo 5 wings; ogni wing 1000 prigionieri: oltre ospedali, carceri, paria indiani cattolici (dì servizio), swee per intoccabili, orderly inglesi, interpreti maltesi, sentinelle indiane, onoranze ai Morti, cappelle ardenti, sistemazione sepolture, servizio radio-telegrafìco dal Vaticano, corrispondenza, cresime, ogni assistenza, aiutando anche, e molto, la Missione Cattolici Italiana d'Hiderabad!... Grandi manifestazioni religiose (molte e belle serie di foto inviate anche a S.Sede, e, in parte, pubblicate sull'«Illustrazione Vaticana, e su «Ecclesia»).

A Pren-nagar (luogo del serpente) presso Clemen-Town, Dehra Dun, nel Ju-Pi, Stato delle Prov. Un., 200 km. sopra Dehli, a sud del m. di Mussoorie  —  visione dell'Imalaja dal Tibet — Kashmir al Nepal — Darjeling, con di fronte il Nanda Devi — campo cosmopolitico d'internati d'una dozzina di Nazioni, marinai,   commercianti, vescovi, missionari, suore... a esclusiva cura di don Urbani una parrocchia ben chiusa rara e curiosa : i parrocchiani erano tutti e soli generali italiani prigionieri.

...Diversi anni, diversi campi, diversi luoghi, diverse mansioni...

Chiesi in iscritto al gen. Howard del IV gruppo di poter vedere don Urbani — a discrezione nemica — in qualsiasi luogo e tempo, con qualsiasi modalità, vigilanza, interpreti, controllo, perquisizione... Ingenuo! Fu ritenuto troppo pericoloso:  non mi  fu concesso rincontro, anzi neppur risposto!

Passai, un dì, invano, davanti il cancello della sua gabbia e serraglio, andando a Chacrata...

Il doloroso e grave fenomeno della prigionia !

Il prigioniero ha un particolare atteggiamento mentale (forma mentis) : suprema reazione alla prigionia : stato psichico di sfiducia intrattabile: alterazione e anormalità che dipende da molte cause esterne materiali e interne morali (non escluso il clima torrido). Si vede tutto nero: disperazione. Irritabilità violenta, suscettibilità e-strema, eccitazione e insofferenza smaniosa; grandi depressioni e perdita di controllo dei poteri inibitori e conseguente maggior tendenza alla disonestà, con varianti a secondo del temperamento, educazione e forzata e oziosa coazione del campo. Il criterio di valutazione è coi piedi per aria. Spessi sfasamenti del lume di ragione.

E' una malattia morale-materiale: è la prigionite, gabbianite, reticolite. Scienziati esteri hanno studiato il fenomeno chiamandolo « Barbed - wire - disease - fever » e « Stacheldrahtfiefoer » (febbre e psicosi). S'esauriscono le e-nergie di riserva : pare di essere perseguitati. Troppo spesso senza notizie, tagliati fuori del mondo e dell'umanità. Irascibili, scontrosi, diffidenti : e-goismo crudele, feroce, atroce. Orientamento mentale unilaterale. Malessere interno. Non c'è pazienza, speranza, rimedio. Incosciente naturale necessaria infatuazione di spirito rivoluzionario di ribellione e anarchia: contro tutto e contro tutti! Esasperazione, esacerbazione, escandescenze. Alterazione delle facoltà mentali. Esorbitanze ed esplosioni pazzesche d'allegria: degenerazione, degradazione, abbrutimento. Crollo di tutto: maledire tutto e tutti. Bestialità, nevrastenici calorosi disillusi di tutto. Esuli, deporati...

Gli Ufficiali eran raccolti in campi a parte, senza alcun contatto coi soldati: tra i soldati solo il medico e cappellano (croce rossa - protected per-sonnel. La sola loro presenza nell'uguaglianza solidale della sorte, sollevava l'anima ed ispirava fiducia. Eppure anche medici e cappellani furono buttati fuori dei campi!

Si trattava di far leva sull'incombente massa disgraziata, anche indemoniata ed auto scomunicata (lapsi in cattività), rigurgito miserevole e pietoso, offeso, umiliato, travolto, abbattuto, (Schiantato, e sollevare, senza appoggio umano, la dignità divina della persona umana.

Il Cappellano, rispettando la libertà del libero arbitrio ell'esempio, con la dolce, tenera, soave forza della carità... riuscì!

...Vidi il cappellano prigioniero, nel giovedì santo, indossare amitto, camice, stola, piviale e con diacono e sud-diacono in paramenti bianchi, col turibolo fumigante, tra gli accoliti coi candelieri accesi, solennemente cantare il Vangelo «Ad faciendum Man-datum» e cingere grembiule bianco, e liturgicamente genuflectens singulis piegando  il ginocchio ad ognuno lavare i piedi ai prigionieri, e asciugarli, e, officio servitutis, in ginocchio, baciarli! Ci può essere più sublime elevazione?