1950 Giugno 

La parola del Parroco

di Domenico Urbani

 

Carissimi Parrocchiani,

da due mesi sono tra voi, e rinnovo a tutti, vicini e lontani, il saluto affettuoso e paterno.

Voi desiderate conoscere le prime impressioni del vostro Arciprete. Eccovele in breve: Sono venuto tra voi animato da una profonda stima verso tutti, perché la stima della persona è riverente rispetto della sua dignità, riconoscimento dei meriti, radice della reciproca comprensione e fonte di quell'affezione spirituale che della Parrocchia fa una vera famiglia in Gesù Cristo.

Dopo due mesi i meriti dei vostri padri e vostri sono fatti tangibili: si vedono i grandiosi lavori compiuti; è consolante la santificazione della festa e la frequenza ai SS.Sacramenti; si sente lo spirito di fede come anima della vita. La reciproca comprensione si allarga: la visita ai cari infermi, la collaborazione con le Autorità, il lavoro con le Associazioni Cattoliche, iniziata la visita alle famiglie, ricevuto corrispondenza da emigranti; tutto questo dilata la conoscenza e comprensione. Infine, l'affetto spirituale affonda le sue radici nella concretezza del ministero pastorale: e qui basta ricordare la prima Comunione dei bambini, che unisce i cuori dei genitori e del Sacerdote nel bene, supremo dell'infanzia.

E' grande l'attrattiva di stima e di affezione spirituale che esercita la vetusta Pieve di San Lorenzo Martire. Ma davanti all'ampiezza e profondità del lavoro pastorale sento il bisogno di chiedervi il soccorso della preghiera e la concorde unione degli animi nella vita parrocchiale.

Il giorno di S.Pietro, ricorrendo i venticinque anni di mio sacerdozio, rinnoverò al Signore l'offerta di questa povera esistenza per consacrarla interamente al bene delle vostre anime, per la gloria di Dio e per il trionfo della S.Chiesa.

Aff.mo Sac. Domenico Urbani Arciprete