1965 Dicembre

Il Ritratto Morale

di Pietro Menis

 

Buia, 28 nov. 1965.

Queste le parole lette dal prof. Giancarlo Menis, alla Messa di addio di mons. Urbani.

« Con profonda commozione compio il gradito incarico di portare a mons. Urbani ed a questa assemblea il paterno saluto, l'augurio più sincero e la benedizione più larga di S. E. l'Arcivescovo. Egli inoltre mi ha pregato di trasmettere a Monsignore ed a tutta la popolazione di Buia il seguente documento, pervenutogli dalla Segreteria di  Stato  di  Sua  Santità:

(Segue lettura decreto di nomina a Cameriere Segreto di Sua Santità).

"In virtù di questo decreto, il titolo di Monsignore e gli onori del grado, che Mons. Urbani finora godeva, in quanto Pievano di Buia, gli vengono attribuiti "ad personam", cioè per i meriti  personali".

Con questa onorificenza il Papa ha voluto riconoscere pubblicamente e premiare i non comuni meriti acquisiti attraverso una vita ben spesa, tutta donata, nel sacrificio di sé, a Dio, alle anime, alla Chiesa. "Una figura esemplare di sacerdote friulano, Mons. Urbani" — così lo definiva S. E. l'Arcivescovo.

Sacerdote ammirevole per la sua sincera pietà, per la solidità dei principi (per i quali riesce a ritrovare sempre un giovanile impeto d'entusiasmo), soprattutto per una eccezionale coerenza morale. Coerenza che ci appare ancora più grande oggi, alla luce delle circostanze maturate in questi ultimi tempi, quando, constatando egli l'inadeguatezza delle sue forze fisiche al gravoso compito del governo della Pieve, presentava — certamente con intima sofferenza — ma con fermezza, la sua rinunzia alia parrocchia.

E' giusto che tanta nobiltà cristiana e sacerdotale venga riconosciuta, venga esaltata, trovi ammirazione e riconoscenza!

Del resto io son certo di interpretare oggi i sentimenti di tutti i buiesi nell'esprimere a Mons. Urbani il grazie più vivo per tutto quel bene, noto e sconosciuto-, che egli ha diffuso intorno a sé, come "buon odore di Cristo", tra i vicini e tra i lontani, tra i bambini (che egli tanto predilige) e tra i vecchi, tra gli ammalati e tra gli emigranti... con la parola calda e vibrata delle sue prediche e con l'umile esempio di  ogni  giorno.

Sono certo che l'immagine   del   suo   volto   buono resterà a lungo vivo nella coscienza del buon popolo di  Buia.

E se anche il volgere degli anni avesse a velarne la memoria, ebbene saranno queste pietre, questi marmi, questo coro con il suo organo, questa chiesa che per sempre uniranno il suo nome a quello dei suoi illustri predecessori: Mons. Venier, Mons. Bulfoni, Monsignor Chitussi, Mons. Sant. Caro Monsignore, mentre facciamo voti per una rapida ripresa di tutte le sue energie fisiche, le porgiamo il più affettuoso augurio di vita lunga, operosa e serena. Ed ella voglia riservare per noi un posto nel suo cuore e nella sua preghiera.

La Santa Messa che stiamo offrendo insieme al Padre ci ottenga che questi propositi, questi voti, queste aspirazioni del cuore diventino per tutti, consolante realtà ».