1965 Dicembre |
L'augurio del Sindaco nella serata d'addio |
Monsignore, pochi mesi sono trascorsi dal giorno in cui fummo tutti vicini a Lei a celebrare, a festeggiare con Lei il quarantesimo del Suo sacerdozio. Giorno solenne e festoso fu quello e proprio allora, con parole molto alla buona ma sincere e sentite, Le porgevo l'augurio migliore per Lei e per noi, l'augurio di aver La qui, tra noi, buon Pastore per molti e molti anni ancora. Purtroppo oggi, a sì breve distanza di tempo, ci ritroviamo per un saluto che è triste da dirsi. Noi desideriamo che sia un arrivederci perché i legami d'affetto che ci uniscono a Lei continueranno a tenerci uniti anche attraverso quella breve distanza che separa Buia da Udine. Sono certo che Buia resterà nel Suo cuore, come nel nostro cuore resterà non il ricordo ma la presenza di Monsignor Urbani. Tante cose ci parlano qui della sua attività; come amministratore debbo innanzi tutto ricordare la Sua opera a lungo prestata con cuore di Padre e con rara sensibilità quale consigliere dell'Ente Comunale di Assistenza. Ed in questa attività Lei ha profuso l'amore sacerdotale e la sagacia veramente fattiva del buon amministratore. Delle altre sue opere non sta a me parlare. Personalmente posso dire che in Lei ognuno di noi ha sempre trovato tanta comprensione e quel buon consiglio che testimoniano della rettitudine e della bontà d'animo. Il ringraziamento che Lei ha avuto la bontà di rivolgerci ieri non aveva ragione d'essere. Siamo noi che dobbiamo ringraziarLa per aver dedicato tanti anni della Sua vita sacerdotale al nostro paese, per aver dato tutto se stesso nel l'arduo compito di guidare ed assistere, non solo spiritualmente, i buiesi.
A nome di tutta l'Amministrazione Comunale, a nome dei cittadini, io Le rivolgo l'augurio più schietto e più sentito che il Cielo Le conceda tutto ciò che Lei maggiormente possa desiderare. A nome mio personale aggiungo, con le felicitazioni per la nomina a Cameriere Segreto di Sua Santità, il mio augurio più sincere perché alleviata dagli impegni che finora L'hanno assillata, la Sua solute rifiorisca e possa riavere quel vigore fisico che Le permetta di guardare serenamente al futuro e Le permetta anche di ritornare qui a Buia a ritrovarci e a rivedere quelle opere a cui Lei si è tanto dedicato e a cui tanto è affettivamente legata. Arrivederci Monsignor Urbani ». Buia, 29 novembre 1965. |