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G. C. M. a Colonia |
Iniziare questo articolo è veramente un'impresa, perché vorrei rendervi partecipi di ciò che è stato per me questo viaggio e di quello che continua ad essere, farvi conoscere i miei pensieri e le mie emozioni. Non scriverò nulla a riguardo delle polemiche sorte contro l'organizzazione tedesca; è un discorso che ha già fatto sprecare troppe parole e che ha messo in ombra il vero significato del nostro pellegrinaggio. "Siamo venuti ad adorarlo": questa è la frase che ha accompagnato il nostro viaggio. Per cinque giorni siamo diventati come i Re Magi che cercavano Gesù Bambino per offrirgli doni preziosi. La stella cometa li guidava verso una stalla, verso un bimbo adagiato in una mangiatoia, un piccino che emanava luce, amore e vita, il Salvatore del mondo, l'unico Salvatore della nostra vita. Giunti ai suoi piedi, si prostrano in ginocchio, lo adorano... Così, "ai piedi del Santo Padre" è stato anche per noi: punti sul vivo da questo incontro che ti scuote, muta il tuo essere e la verità ti raggiunge, ti grida forte nel cuore. E nel vedere il Papa a pochi metri di distanza, ti si piegano le ginocchia e piangi di gioia e ti chiedi perché piangi e il tuo cuore dice che li, insieme a quel uomo è il tuo posto per tornare a casa ed intraprendere una direzione diversa... Questa strada io cerco con il desiderio di avere sempre davanti agli occhi l'immagine di papa Benedetto, il nostro "dolce Cristo in terra". Così, attraverso di lui, segno sacramentale della sua presenza, ho incontrato il Signore a Colonia. E ora dove possiamo trovare Gesù? Dove possiamo vivere in comunione con Lui? Lo desideriamo sinceramente? Dove possiamo trovare la fonte del desiderio di essere autenticamente noi stessi per dire "io" con coscienza e sentimento? Dove? In una comunità che percorre la stessa strada, una comunità che cerca la vera gioia, che non si perde in chiacchiere ma che tiene fisso lo sguardo sul senso della vita...che corre a perdifiato verso quel Bimbo, quell'aurora di splendore e che sa spalancare le porte a Cristo. Sono interrogativi questi, che ti fanno vivere e che ti fanno lavorare su te stessa, che ti fanno desiderare e attendere ciò che Cristo ci ti ha promesso: la Salvezza e la vita eterna nella comunione con Lui. lo vivo per questo! Questa è stata la mia Colonia. Prenderò come secondo nome Baldassarre... |