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Un funerale senza sacerdote a Sottocolle

dall’intervista di Celso Gallina ad Olinto ed Amilcare Gallina

  

Nel febbraio del 1939, a Sottocolle, è morente Angela Ursella vedova di Enrico Gallina e madre di Giuseppe, Riccardo e Valentino. Non vuole che i santi sacramenti gli siano amministrati dal Vicario di Avilla, competente per giurisdizione.

I sacerdoti di S.Stefano, pur graditi, non sono chiamati per paura che gli stessi chiedano il permesso al Vicario.

L’inferma è confessata dal nipote sacerdote don Zoilo Piemonte, parroco di Ontagnano. La santa comunione le arriva per vie traverse dalla chiesa del S. Cuore all’insaputa dell’arciprete (sarà vero?). Venuta a mancare, Don Zoilo, in segreto accordo con il Vicario, pensa di celebrare lui il funerale onde evitare fatti incresciosi. L’arciprete Chitussi, al fine di non turbare la suscettibilità dei figli della defunta, suggerisce a don Zoilo di nascondere cotta e stola sotto il pastrano ma il sacerdote nipote, pensando che gli zii non arrivassero a tanto, non segue il consiglio e si presenta nel cortile per il funerale regolarmente apparato. I figli, intuendo che un tanto non sarebbe possibile senza un accordo con il Vicario, lo bloccano e lo invitano a non proseguire; don Zoilo, senza fare polemiche, lascia il cortile.

Gli subentra Amilcare Gallina, parente della famiglia ed esperto in materia, già prenotato a sostituire il sacerdote.  Questi dà inizio al funerale e per tutto il percorso prega e canta le preghiere ed i salmi previsti dal rituale.

Don Zoilo, lasciato Sottocolle e precedendo il corteo funebre, entra nella casa di Giobatta Molinaro (Tite Cost), di fronte alla casa di Ricovero e attende il passaggio del funerale. Quando il feretro è all’altezza della finestra, dietro la quale lui è celato, imparte l’assoluzione alla defunta. Pochi si accorgono della finestra socchiusa  e di chi ci sta dietro. Raggiunto il cimitero, il buon Amilcare conclude regolarmente la mesta cerimonia della sepoltura cristiana con il compiacimento generale della gente presente.