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VOTO
L'estensore di queste storiche note, umilmente, osa fare un voto. Chi non ha udito in questi ultimi anni, ripetere con nostalgia ? — "Eh ! quando si andava in Monte !. „ Andare in Monte, era sempre una sagra, e vicino a San Lorenzo, il protettore, cessavano gli attriti, si divveniva tutti fratelli, figli della stessa gloriosa Madre; tutti dal pigro Bosso al glauco Corno, dal povero Cormor, fino a Tomba ed a Saletti, oltre l'argenteo e rapido Rio Gelato. E le campane di Monte chi non le ricorda ? Se suonavano a festa, tutti sostavano un istante dalla quotidiana fatica, per ascoltare, e con la squilla gioconda che di lassù veniva, passava un fremito intimo di gioia : Se il tempo minacciava i raccolti d'estate, si aspettava sempre il primo tocco delle campane di Monte : A mezzogiorno, era sempre la campana di San Lorenzo, che dava il primo segnale : a lei seguiva il coro delle altre, di tutta la plaga, dal Glemine, giù fino ai confini della vecchia giurisdizione : E se la campana di Monte suonava a morto, tutta Buia ripeteva il nome del trapassato. Erano quelli i vincoli potenti e possenti che ci legavano. Non oggi così !... Ed il mio voto sarebbe questo; che almeno una volta all'anno, in Monte, si ritornasse tutti, a rinnovare l'antico fasto, alla comune Madre, che dolente ci attende.... Una volta all'anno, in una grande sagra - sagra di Buia -raccogliersi tutti lassù, sotto le volte del vetusto e magnifico tempio, culla augusta della religione, della storia nostra, della tradizione.... E così sia !.... San Lorenzo, 10 Agosto 1930.
Incoraggiarono particolarmente la presente pubblicazione :
Egidio Miani - Gio. Batta Tissino - Giovanni Ursella - Riccardo Pezzetta - Paolo Toboga - Erminio Savio -Umberto Forte - Anna Toboga - Rosina Nicoloso - Giuseppe Nicoloso - Giuseppe Piemonte - Noacco Don Saulle s. m. s. p. ed altri che desiderano di non essere nominati. |