Pasqua 2001 |
IL BERRETTO DI SAN GIOVANNI BOSCO NEL DUOMO DI BUIA Notizie storiche (Buia, 15 agosto 1960) |
Il Signor Luigi Bettina, nato a Pieve di Cadore, fervente cattolico e ammiratore di San Giovanni Bosco, legò tutti i suoi beni alle opere salesiane, tanto da ridur-si quasi al verde. Don Bosco volle compensare tanta generosità del suo benefattore; ma non avendo altro di meglio, si privò del suo berretto regalandolo al Signor Bettina. Questi, ricevuto il prezioso indumento (oggetto), lo teneva con sé come cosa sacra, inalienabile. Una volta, il Signor Bettina (eravamo nel 1890) si fermò a Udine qualche giorno presso un albergo tenuto da Vittoria Bulfoni, sorella dell'arciprete di Buia Monsignor Giuseppe. Quando il Signor Bettina fece per andarsene dall'albergo, non avendo i mezzi per pagare la pensione di cui aveva fruito presso la trattoria, offrì per pagamento alla Signora Bulfoni il berretto di Don Bosco. La Signora Bulfoni accettò il prezioso oggetto e lo tenne per alcuni anni presso di sé. Non sapendo poi che farne del venerato berretto, lo regalò al fratello sacerdote Monsignor Giuseppe Bulfoni (anno 1895), che lo conservò nella propria camera nella canonica di Santo Stefano. Col passare degli anni e cresciuta la risonanza del nome, della santità e dei miracoli di Don Bosco, Monsignor Bulfoni donò la veneranda reliquia (il berretto) alla Chiesa, ora Duomo, di Santo Stefano di Buia ove è conservato sull'altare di San Vincenzo, sotto una campana di cristallo ed esposto alla venerazione dei fedeli, devoti ammiratori del grande apostolo della gioventù San Giovanni Bosco |