DOMENICO ZANNIER

Biografia in breve.

 

State ascoltando Renzo Balzan alla presentazione del libro "Drams Lirics" di Domenico Zannier - Buja ..-..-1991

Domenico Zannier (Meni o Domeni Zannier) è nato a Pontebba (Udine) da genitori artigiani e emigranti, del Friuli centrale. Si firma anche "Domeni Dumbli".

Ha compiuto studi classici filosofici e teologici. La sua attività letteraria è cominciala in giovane età, raggiungendo a poco a poco vertici consistenti, che lo hanno portato ad essere candidato al Nobel per la letteratura da parte delle Università di Salisburgo e di Innsbruck.

 Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Premio Internazionale del C.I.A.C. di Roma, Premio Campidoglio d'Oro della Internationale Burckhardt Akademie, Premio Tesaur per la poesia, Premio Nadâl Furlan di Buja, per i valori di civiltà cristiana espressi nella sua opera, Premio Friuli Aquila d'Oro, Premio Castello Città di Udine, Premio Grandi Friulani nel Mondo di Sedegliano, Premio Epifania di Tarcento, medaglia d'Argento della Provincia di Udine, medaglia d'Oro per il teatro di Arta Terme, per non citare che alcuni dei numerosi riconoscimenti conseguiti, Domenico Zannier è sempre stato sostenitore della individualità etnica del popolo friulano di lingua ladina e fautore dei diritti delle minoranze linguistiche in Italia e in Europa.

Tra le sue opere ricordiamo la prima quadrilogia dei poemi "Les Culines Palides" e "Furlanie di Cîl", raccolti nel volume unico "I Dîs dai Ciclamins", "L'Ancure te Natisse" e "I Dumblis Patriarcâì". La seconda quadrilogia comprende i poemi "Crist Padan","Anilusi"(poema indiano), "Flôr Pelegrin" e "Colomps di Etrurie". Una terza trilogia sta uscendo dalle stampe, ne fanno parte i poemi "Gnot di Colomban", "Fanis" e "Filii Petrae" (I Fîs de Piere).

Questi dodici poemi, per un totale di 48.541 versi hanno dato alla letteratura friulana il primo vasto ciclo epico-storico dì tutti i tempi. Tra le sillogi liriche ricordiamo "Tal Gorc dal Sorêli", "De bande de vite", "L'ore dal Omp", il poema mistico "Fevelade a Diu", i poemetti "Cuintricjant Celest", "Vilie Siriane", "Tamugadi". Ha composto l'opera "I Drams Lirics", la tragedia "Un Oracul par Tebe", il dramma storico "Il medili di Fuc". Sillogi poetiche, tra cui "Jerusalem" e "Te sere dai Cedris", si trovano in numerose riviste regionali, nazionali ed estere.

Ha composto liriche in lingua italiana, spagnola e inglese. Per la prosa friulana va ricordato il romanzo (il secondo della letteratura friulana) "La crete che no vai". Zannier ha dato vita a una molteplice produzione di carattere popolareggiante come in "Pastorâls di Nadâl", nel genere della villotta, nel canto religioso. Ha operato con il gruppo "Il Tesaur", fondato da Gianfranco D'Aronco e nel Circolo poetico "La Cjarande", di cui ha curato la prima antologia con i poeti Mario Argante e Galliano Zof. Ha fondato e diretto la Scuele Libare Furlane (Scuola Libera Friulana) per l'insegnamento della lingua e delle tradizioni popolari ai giovani e ai fanciulli.

È socio della Deputazione di Storia Patria per il Friuli. Ha scritto "Majano tra le pieghe dei secoli" con R. Tosoratti, storia della comunità. È membro del Circolo Culturale Laurenziano di Buja e socio fondatore dell'Istituto "Achille Tellini" di San Giovanni al Natisone e consulente dell'Assor-Est di Udine. È iscritto all'Ordine Nazionale dei Giornalisti (Pubblicista), è critico di letteratura e d'arte. Recentemente è stato insignito dell'onorificenza "Paul Harris Fellow" del Rotary International e nominato Commendatore all'Ordine della Repubblica Italiana. L'attività di Domenico Zannier abbraccia oltre mezzo secolo.