INDIETRO

AD   DOMINI    GLORIAM

 

Spiegazione dello stemma araldico di Domenico Zannier

Lo stemma è a forma di scudo cinquecentesco con campo azzurro chiaro (turchino) diviso da una fascia bianca obliqua in due partizioni. Il bianco e l'azzurro vogliono significare la visione celeste e trascendente della vita e la serenità della bellezza senza macchia.

Le figurazioni che campeggiano al centro e verso la base sono un ponte e uno scoiattolo e richiamano la stirpe familiare e i luoghi di nascita. Lo scoiattolo (in friulano schirat o sghirate) richiama l'ascendenza materna degli Schiratti (Maiano). Il ponte a due arcate raffigura in sintesi il ponte di Pinzano al Tagliamento e quello di Pontebba, rispettivamente il paese degli ascendenti paterni Zannier e quello natale di Domenico Zannier.

Sulla sinistra dello scudo figurano la croce e un grappolo d'uva con pampini d'ispirazione aquileiese che simboleggiano la Fede cristiana, la missione religiosa, l'eucaristia e la vita. Sulla destra si evidenziano una piuma o antica penna e un ramoscello di alloro, richiamanti lo scrittore e la poesia. Interpretando il rametto di alloro come ulivo il significato sarebbe di pace.

Il cartiglio, quale nastro aureo, racchiude l'iscrizione del motto araldico in lingua latina "In fortitudine amor // in sanguine virtus" (Nella fortezza l'amore // nel sangue il valore (la virtù). Per sangue si intende il ceppo, la persona e la vita. Sotto il ponte verso il fondo dello scudo si leggono in caratteri maiuscoli le lettere A.D.G. significanti Ad Domini Gloriam (Per la gloria del Signore.)

Lo stemma su suggerimento progettuale di Domenico Zannier è opera di Marisa Plos della Bottega Tasari di Gemona in ceramica dipinta. Esistono due versioni similari A e B, La versione A reca un bordo dorato. Lo stemma è stato realizzato nella primavera-estate del 2004.