Urbignacco - Beorcjte - foto Egidio Tessaro
..... «Partita mia moglie per Genova, ero in cucina da solo alla fine della cena. Di sopra stavano facendo il bagno i nostri due figli, Luciano (12 anni) e Luca (10). Avverto dei rumori, mi alzo e raccomando: "Bambini, anziché giocare e far chiasso, lavatevi per bene". Ma i sussulti e i rumori aumentano d'intensità. Nel nostro territorio, a memoria d'uomo, non si ricorda un terremoto di grave intensità.
Però qualche scossa ogni tanto l'avvertivamo abbiamo una certa abitudine. Intuisco, chissà perché che si tratta di una specie di preallarme.
Di corsa su per le scale, afferro i ragazzi nudi come sono e li porto in strada, dentro l'automobile. Il sisma esplode con intensità terrificante, avvolgendoci in un'enorme nube di polvere. La casa mia e quella di mio padre, vicine, entrambe nuove, solide e basse, rimangono intatte.
Pochi metri più indietro e più avanti crollano invece le case antiche che risalivano alla fine del 1600: la zona di rispetto, di abitato tradizionale, che avevamo voluto conservare com'era. Già il giorno dopo abbiamo contato 8 morti nella nostra frazione e 45 nel complesso di Buia. ..............
Fabio Galiani, Lorenzo Vincenti - Oggi 24-05-1976