Osservando le cartoline del nostro paese stampate tra gli ultimi anni del secolo XIX, ed i primi del XX, si possono vedere dei timbri come "Giuseppe Venturini - R. Poste Buja", oppure "Desidera cambio - Sig. Venturini Giuseppe ecc." ed altri timbri non ufficiali, ma apposti dallo stesso Venturini, per fare pubblicità alla sua attività imprenditoriale e di collezionista. Egli fu sicuramente il primo bujese collezionista di cartoline, un nuovo modo di inviare notizie, saluti ecc. assieme ad immagini del paese, di paesani nell'atto di svolgere il proprio lavoro, di abitanti di un borgo riuniti vicino al pozzo. Esse costituiscono una delle fonti più importanti per conoscere il contesto in cui vivevano i nostri nonni, come vestivano ecc..

Giuseppe Venturini nacque a Codesio il 14 ottobre 1857 da Pietro "di Sante" e Maria Bortolotti. Nel 1886, il 31 agosto sposò Giacoma Cozzutto, si dedicò con successo ad attività commerciali ed artigianali. Era proprietario dell'Albergo alla Posta nel quale trovava sede la sua impresa di trasporto postale e di passeggeri tra Buja e la stazione ferroviaria di Artegna. Come si può dedurre dal timbro "Regie Poste" aveva in appalto il trasporto delle lettere e dei pacchi inviati tramite l'ufficio postale di Buja (aperto il 1° luglio 1885) regolarmente affrancati ed annullati con timbro postale di BUIA. Inoltrava anche posta regolarmente affrancata che gli veniva consegnata direttamente, portata in stazione quindi annullata (annullo ambulante) sul treno con carrozza postale.

Il Venturini corrispondeva, per scambi, con mezza Europa oltre all'Italia, inviava cartoline di Buja, Osoppo, Tricesimo, Artegna, di paesi camici e dell'impero asburgico.

Nel 1914 la sua attività cessò, la guerra era alle porte. Giuseppe Venturini morì durante un bombardamento aereo a Stazione per la Carnia (Venzone).

Si deve anche a questo "collezionista di cartoline" se della Buja del passato ci sono tante testimonianze fotografiche sparse in Italia ed in Europa.