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Computers made in Buje 

di Renzo Guerra, Dino Feregotto, 

Stefano Pividor, Beniamino Cosani,

 

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L'ASEM di Buja è oggi una realtà viva e dinamica, presente con prestigio del mercato nazionale ed internazionale dell'elettronica con tre modelli di computer e con una serie di accessori che permettono di sfruttare tutte le indefinite possibilità che offrono i moderni calcolatori. Ma per noi esso è la più bella avventura della vita ed ora ve la vogliamo raccontare. Tutto è cominciato, quasi per caso, verso la fine degli anni 70. Eravamo quattro ragazzi, tutti più o meno della stessa età, che ci ritrovammo, dopo diverse esperienze, a lavorare in una grossa azienda della zona.

Diciamo d'esserci "ritrovati" perché, anche se non ci conoscevamo personalmente, avevamo frequentato la stessa scuola e ci eravamo diplomati tutti in elettronica industriale. Lentamente era maturata in noi la convinzione profonda di essere in grado di costruire qualche cosa di nuovo e di utile per noi stessi e per gli altri. Così, a causa di un mancato acquisto di una particolare strumentazione ritenuta da noi fondamentale per lo sviluppo e l'applicazione in campo industriale della nuova tecnologia dei computers, abbiamo deciso di provvedervi automaticamente, accantonando una parte dei nostri stipendi.

Raggiunta la somma necessaria, finalmente ordinammo la tanto voluta apparecchiatura, che però tardava a giungere a destinazione. Dopo numerose telefonate per sollecitarne la consegna, siamo venuti a sapere che essa si trovava a Udine, presso una ditta distributrice di computers che da pochi giorni aveva iniziato l'attività.

Siamo, dunque andati a ritirare il pacco. Dopo le presentazioni e dopo i discorsi, si venne a discorrere con i titolari di questa ditta sul perché e sul come ci si interessava ai problemi specifici dell'elettronica industriale e dell'informatica. Ci siamo resi conto allora che quell'incontro casuale non solo confermava le nostre convinzioni ma poteva anche porre le basi per sviluppi insperati. Era solo compito nostro farli nascere e saperli coltivare. Raggruppati intorno al nuovo acquisto, trascorrevamo le serate e talvolta le notti intere a studiare per cercare di famigliarizzarci il più possibile con la nuovissima tecnologia. Proprio durante quelle interminabili ricerche sono nati i primi progetti dell'ASEM; questo appunto è il nome che decidemmo già allora di dare al nostro gruppo.

E fu così che, lavorando insieme, con caparbia e tenacia, in una soffitta angusta, riuscimmo a realizzare i primi risultati concreti. Operando in tali condizioni, le rinucie erano molte, ma non sono mai state per noi un peso insopportabile. Eravamo sostenuti dalla profonda convinzione di potercela fare, quando non ci fossero mancati l'impegno e il giovanile entusiasmo. Le prospettive di lavoro erano buone; decidemmo perciò di intraprendere per nostro conto una vera attività imprenditoriale. Demmo le dimissioni dal nostro posto di lavoro per poterci dedicare interamente al lavoro in cui credevamo e in cui crediamo ancora.

Domani esso sarà la nostra gioventù! In brevissimo tempo la nostra azienda riuscì, grazie al dinamismo commerciale e grazie ad una linea di prodotti sempre aggiornati tecnologicamente, a consolidarsi e a crescere perfino più velocemente di quanto ci aspettassimo. Per poter far fronte a un mercato in continua espansione, abbiamo dovuto decentrare progressivamente la produzione, affidando a varie ditte artigiane sorte nella zona, tutte le operazioni di montaggio.

Del resto, a parte i problemi organizzativi, sarebbe stato impensabile poter concentrare tutto il lavoro nella nostra sede originaria, resasi del tutto inidonea allo scopo. I programmi di crescita aziendale ci hanno così imposto la realizzazione di uno stabilimento progettato espressamente per il particolare tipo di attività svolta all'ASEM. L'edificio sta sorgendo ora nella zona artigianale di Buja e sarà completato tra breve. I nuovi locali, con le particolari attrezzature che vi saranno installate, permetteranno una razionale organizzazione delle fasi operative ed un consistente aumento della produzione.

Per questo però si renderà necessario anche l'ampliamento dell'organico, con l'assunzione di personale tecnico qualificato. Attualmente all'ASEM, soci compresi, trovano impiego quattordici persone. La nostra avventura, dunque, non è altro che la storia di una    scelta giovanile e coraggiosa, sorretta da un costante sforzo di aggiornamento e di ricerca nel campo dell'automazione. E', in fondo, una meravigliosa avventura dello spirito, anche se espressa in termini di computers, di monitors e di schede con soft-switch incorporato...