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Luglio 1989

Latteria: Attività che chiude?

di Roberto Bortolotti

 

Delle 600 attività casearie esistenti in Regione agli inizi degli anni 70, oggi ne sono rimaste meno di cento, con una continua diminuzione delle Latterie Sociali-Turnarie, che chiudono i battenti o si apprestano a concludere l'attività pressate fra costi di produzione in aumento e costi del prodotto, in questi casi burro e formaggio, da anni praticamente fermi, oltre alla diminuzione dell'intero patrimonio zootecnico quantificato in 3000 capi, in questo ultimo periodo, incoraggiata dalla stessa CEE che offre un'integrazione per una mucca abbattuta di 1.800.000 lire.

Questa rapida panoramica sulla situazione Lattiero-Casearia, ci porta ad analizzare le attuali prospettive della nostra Latteria di Madonna, non solo come attività produttiva, ma anche come centro di iniziative e simbolo di aggregazione sociale, sopratutto fino a un recente passato. Per risalire alle origini della latteria abbiamo chiesto la collaborazione di Mattia Calligaro, anni 96, che ci racconta: "la prima latteria che ricordo svolgeva l'attività nella vecchia casa Venchiarutti; probabilmente l'aumento della produzione di latte e l'insufficienza dei locali, hanno fatto propendere i soci per la costruzione di un nuovo edificio.

Erano gli anni antecedenti la guerra 15-18 in cui, grazie anche al terreno messo a disposizione dalla Parrocchia (divenuto proprietà dei soci nel 1968), ha potuto essere realizzato. I promotori di questa iniziativa furono le famiglie di Calligaro Eugenio, Luigi Calligaro, Giacomo Minisini, Antonio Minisini, che raggrupparono un centinaio di soci che diedero vita alla Latteria Sociale-Turnaria di Madonna.

La lavorazione giornaliera era di 14 quintali. L'edificio al piano terra oltre ai vani per la lavorazione del latte disponeva di un locale che fu utilizzato come Cooperativa fino al 1976; al primo piano c'era un ampio salone adibito a spettacoli teatrali e danzanti, oltre ad altre manifestazioni sociali e ricreative. Con la costruzione del nuovo Cinema-Teatro sulla piazza, questo salone fu trasformato ad attività produttiva.

L'edificio comprendeva anche l'abitazione del casaro". Questo è quanto ci racconta Mattie De Cucke. La realtà dei nostri giorni, che analizziamo con l'attuale Presidente Renzo Tabotta, riflette tante incertezze per il futuro. Oggi la Latteria lavora 7,2 quintali al giorno di latte forniti dai 13 soci rimasti su circa 200 degli anni 60.

Le difficoltà attuali sono determinate dal continuo ridursi dei soci oltre che dalle crescenti spese di gestione. Inoltre i locali recuperati dopo il terremoto avrebbero bisogno di essere ristrutturati. Il rischio di una chiusura quindi, è tutt'altro che remota; certamente se ciò avvenisse, perderemmo un'altro pezzo di quel tessuto socio-produttivo che ha caratterizzato per quasi un secolo la vita di Madonna.