In genere un artista viene definito figlio del suo tempo, ma anche l'erede naturale delle esperienze passate. Perciò talvolta è costretto, suo malgrado, a percepire il contrasto con la creazione artistica ed il succedersi di correnti di pensiero, di nuovi ordinamenti politici e sociali ed anche di condizioni di vita diverse.

Nei brani da me proposti sono presenti i contrasti di cui sopra, che però vengono superati da quel mondo interiore e spirituale che hanno sempre accompagnato la mia esistenza.

Talvolta appaiono difficoltà a legare le forme classiche modellandole ad una espressione artistica appropriata.

Il forte desiderio, quasi anelito, di avvicinarmi all'infinito mondo della fantasia, talvolta mi hanno fatto perdere quella forte coscienza formale acquisita in anni di studio.

Nelle mie composizioni non ho cercato la disgregazione armonica, scardinando in tal modo tecnica e tradizioni secolari. Il mio è un linguaggio musicale con una forte ascendenza coloristica, che non esclude finalità morali, sentimentali ed emotive; anzi queste ultime vengono continuamente alimentate, portando in superficie la vita comune nei suoi alti aspetti passionali. Ho tentato di non afflosciarmi sulle strade del puro conservatorismo o di visioni effimere, che avrebbero minato sul nascere l'ispirazione.