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Il museo cittadino di Buja

di Maurizio Santi

 

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La memoria è il salvadanaio dello spirito. (F. Blàtter)

Se ne parlava da oltre mezzo secolo e solo pochi anni fa la sua realizzazione appariva remota, oggi, invece, il museo cittadino di Buja è stato istituito e sta diventando una realtà. Il Consiglio Comunale, infatti, ritenendolo uno strumento indispensabile per lo sviluppo della nostra cittadina, lo scorso mese di febbraio ne ha deliberato la

sua istituzione. Questa decisione è stata preceduta dallo stanziamento, nel bilancio triennale 1997-1999, di 600 milioni per la ristrutturazione di un edificio sito in Monte di Buja, già parzialmente di proprietà comunale, da adibire a museo cittadino.

Dal territorio di Buja provengono numerosi reperti archeologici che forniscono importanti informazioni e stimoli per lo studio e la conoscenza della civiltà della nostra comunità. In particolare sono stati ritrovati numerosi attrezzi litici, un'urna cineraria romana, un dolio biconico, iscrizioni romane, numerose monete imperiali, una croce longobarda, orecchini di tomba alto-medioevali, etc.

Buja, inoltre, soprattutto nell'Ottocento e Novecento ha dato i natali ad illustri poeti ed artisti. Il prof. Gianfranco Ellero definisce quest'accentuata vocazione creativa dei nostri concittadini "Bujesità culturale". Nel campo della narrativa, poesia, pittura, scultura e fotografia i bujesi raggiungono livelli di prestigio e grazie ai medaglisti il nome di Buja è conosciuto in tutto il mondo. La nostra cittadina è, infatti, la patria di una dozzina di medaglisti la cui fama non conosce frontiere.

La storia, dunque, ci ha consegnato un patrimonio culturale di grande entità che abbiamo il dovere di raccogliere, conservare e valorizzare. I beni artistici e culturali, ma anche i valori, le tradizioni e gli strumenti di lavoro di una civiltà che sta scomparendo appartengono all'intera comunità e perciò devono essere riscoperti, raccolti e custoditi allo scopo di garantire la crescita intellettuale di tutta la cittadinanza. Non è possibile, dunque, considerare un museo come qualcosa di appartenente alla sfera del superfluo. L'istituzione del museo cittadino, inoltre, ci fa anche spiccare quel salto di civiltà che ci aggancia ai paesi europei più evoluti.

Il museo non è, però, solo un edificio per la semplice salvaguardia dei tesori e delle testimonianze artistiche, ma deve diventare anche un centro culturale in cui saranno organizzati dibattiti, conferenze e mostre per la valorizzazione del patrimonio, la promozione dell'immagine di Buja ed il progresso civile del paese. È riduttivo, infatti, immaginare un museo come un semplice insieme di beni culturali, un complesso artificioso simile a quelli messi insieme dai mercanti di alcuni paesi ricchi, in quanto le opere d'arte del museo di Buja, essendo il risultato dell'ingegno della nostra gente, fanno parte di un tessuto sociale vivo. Una delle principali funzioni del museo sarà, dunque, anche quella di produrre stimoli in seno alla collettività, ed in particolare tra le giovani generazioni, per la riscoperta ed il recupero delle, nostre origini e la difesa dei valori tradizionali.

Concretamente esso sarà realizzato a partire dalla sezione, dedicata all'arte contemporanea ed in particolare alla medaglistica. Questa sezione rappresenta anche un doveroso atto di riconoscimento che Buja compie nei confronti dei figli che l'hanno onorata nel mondo intero.

La mostra dei medaglisti bujesi organizzata nel settembre 1996, in occasione del ventesimo anniversario del terremoto, ha evidenziato l'urgenza della realizzazione di un museo e la piena disponibilità degli artisti bujesi alla sua costituzione. Fortemente sentito anche dagli insegnanti, come tramite attivo di cultura, il museo permetterà anche un'attività didattica, in costante collegamento con le scuole, con alunni e studenti. Sussidi didattici ed adeguate spiegazioni daranno la possibilità a tutti i visitatori di capire le opere d'arte oggetto di fruizione. La sezione dedicata agli artisti di Buja ha, infatti, fra l'altro anche l'intento di far comprendere l'arte della medaglia ad un vasto pubblico, perseguendo la duplice finalità di diffonderne il genere e valorizzare lo spirito creativo dei bujesi perché la nostra cittadina continui ad essere una fucina di artisti.

Per concludere, in estrema sintesi, il museo cittadino raccogliendo e conservando i beni culturali originali: impedirà che vadano dispersi importanti reperti archeologici ritrovati a Buja; permetterà di illustrare con testimonianze autentiche la storia del nostro paese alle giovani generazioni formando la memoria storica della comunità; rappresenterà un punto fermo nella ricostruzione culturale e spirituale di Buja e del Friuli; farà, infine, conoscere l'arte e la medaglia ad un vasto pubblico offrendo stimoli, in modo particolare ai giovani, affinchè la nostra cittadina continui ad essere una fonte di artisti.

La sequenza espositiva sarà suddivisa in cinque sezioni: 1. Dalla Preistoria all'Età dei Longobardi. 2. Il Medioevo. 3. L'Età Moderna. 4. Etnografia. 5. Arte.

La sede provvisoria della quinta sezione sarà ubicata a Santo Stefano, mentre quella definitiva del museo sarà in Monte, centro storico e geografico di Buja di grande interesse paesaggistico. L'edificio prescelto è, inoltre, di un certo valore architettonico, collocato sulla piazza del borgo, al centro dell'antica cinta, nei pressi della Pieve di San Lorenzo, dei ruderi del castello orientale e di altri luoghi ricchi di storia.