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Prospettive dei giovani in agricoltura

Le difficoltà che insorgono quando si vogliono prospettare soluzioni o scelte in agricoltura sono da ricondurre, a mio avviso, alle incertezze che derivano dal particolare e complesso periodo di transizione che stiano vivendo e al tentativo, da tutti noi perseguito, d'inserire il settore agricolo, con le sue componenti economiche e sociali, in quella che è ormai la cosiddetta civilta industriale. Per addivenire, cosi, alla necessaria integrazione che consenta alle categorie agricole di allinearsi allo stesso livello di vita e di benessere degli altri cittadini. In realtà il progresso del nostro settore, per quanto notevole, non risulta proporzionato all'avanzamento dell'economia nel suo complesso. Fra le varie cause che concorrono a mantenere questo squilibrio sembra ormai accertato che le condizioni umane e strutturaii si oppongono tuttora allo sviluppo dell'agricoltura; in realtà è in atto da troppi anni una notevole riduzione della popolazione attiva in agricoltura: nel 1959 le forze lavoro nel settore agricolo erano pari al 32,9% di tutta fa popolazione attiva nazionale mentre nel 1977 tale percentuale e scesa al 18,3%.

Tuttavia, grazie alla rottura dell'isolamento, deterrai nata soprattutto dall'affermazione della vita democratica del paese e dai moderni mezzi di comunicazione e d'informazione, le popolazioni delle campagne hanno gradualmente subito, nella mentalità e nel costume, un vero progresso civile: in campagna l'uomo non è più quello di un tempo, sprovveduto in quanto rassegnato a un ineluttabile destino.

Nella crescita, forse disordinata, ma pur sempre costruttiva della sua coscienza, il coltivatore manifesta oggi con fermezza il suo peso nel contesto civile e umano della nostra società. Mi domando a questo punto se il settore agricolo sia suscettibile di ulteriori profonde modificazioni e se possa corrispondere alle attese sociali e civili di coloro che vi operano. La risposta non può essere che positiva se guardiamo a ciò che e avvenuto in paesi più avanzati del nostro, considerando il progresso della tecnica al servizio dell'agricoltura.

Ai margini del settore agricolo, in attività che prendono origine dai prodotti della terra, assistiamo alle innovazioni più interessanti e ai progressi più spinti, Mi riferisco in particolare all'industria alimentare nonché ai servizi della distribuzione. In fase di assestamento delle forze lavorative agricole, sembra rendersi indispensabile pertanto un servizio di natura socio-economica avente una organizzazione essenziale che e costituito da esperti particolarmente introdotti nell'agricoltura locale. Detto servizio deve agire in stretto collegamento sia con le autorità preposte allo sviluppo economico sia con le amministrazioni, responsabili dei vari settori produttivi.

L'azione di assistenza consisterebbe nell'esaminare responsabilmente le singole posizioni personali sotto il profilo delle doti intellettuali, delle capacità professionali, delle condizioni familiari, economiche, tecniche e sociali, per analizzare se le condizioni medesime siano sufficienti a giustificare la permanenza in agricoltura. Nel caso ci fossero questi requisiti, vanno studiati i modi e le misure per sviluppare la produttività dell'azienda e il reddito del lavoro manuale e intellettuale che sia.

L'attuazione di una politica agricola richiede alle persone che lavorano una facoltà di adattamento e una maggiore attività professionale. Solo in tal modo a mio avviso si potrebbe ottenere la normalizzazione di un fenomeno come quello dell'esodo incontrollabile che potrebbe risolversi in grave danno per l'agricoltura.

Non starò qui a sottolineare con quanta urgenza si ponga lo sviluppo del movimento cooperativo nelle campagne e come, al riguardo, gli operatori agricoli abbiano finora corrisposto con iniziative isolate che non incidono sostanzialmente sulla attuale situazione del settore. Voglio solo ricordare che la cooperazione rappresenta un fenomeno di maturità civile e che sotto questo punto di vista un ruolo preminente è affidato all'azione formatrice della scuola e delle altre iniziative che nel settore dell'assistenza tecnica e della divulgazione concorrono a migliorare le capacità professionali dei giovani nelle campagne.

Ho voluto sommariamente accennare ad alcuni fondamentali aspetti che condizioneranno lo sviluppo agricolo al fine di poter puntualizzare le principali esigenze cui anche la scuola dovrà corrispondere nel prossimo futuro per Sa formazione delle giovani generazioni. Le condizioni che riguardano gli sbocchi della produzione, il mercato, le industrie di trasformazione, i servizi di distribuzione ecc. opportunamente dischiudono un ampio orizzonte: perché oggi come non mai sono investimenti intellettuali che condizionano il successo di qualsiasi sforzo produttivo perché oggi veramente il progresso dell'agricoltura è legato alla capacità di produrre che è inerente all'individuo.