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Corpi celesti nell'Universo

di Marco Tonino

 

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Per avere un primo approccio di base con gli oggetti studiati dall'astronomia, può essere utile una breve descrizione degli stessi. In modo da non "perdersi" tra i numerosi corpi celesti sparsi nel cosmo a distanze di migliaia di anni luce. Ecco allora con descrizione molto sintetica cosa si può incontrare viaggiando nello spazio, o più semplicemente, puntando un telescopio verso il cielo.

 Pianeti: (foto) corpi celesti orbitanti intorno a una stella (es. Terra). 

Satelliti: (foto) corpi celesti orbitanti intorno a un pianeta (es. Luna). 

Asteroidi: (foto) piccoli corpi di forma irregolare orbitanti intorno a una stella, simili a grossi macigni di qualche decina di km di diametro, situati soprattutto tra le orbite di Marte e di Giove.

Comete: (foto) oggetti composti da polveri e ghiacci che ruotano intorno al Sole seguendo orbite ellittiche molto lunghe. Quando si avvicinano al Sole perdono i materiali volatili che le compongono, formando una coda luminosa. Si dividono in comete di breve e di lungo periodo. Quelle di breve periodo sono situate a decine di miliardi di km di distanza, nella Fascia di Kuiper. Quelle di lungo periodo ad oltre un anno luce di distanza, nella Nube di Oort. 

Plutoidi:  (foto) o pianeti nani. Corpi sferici, ma con composizione e orbite simili alle comete. Sono situati a miliardi di km di distanza, oltre l'orbita di Nettuno. 

Meteoriti: (foto) detriti di medie dimensioni che cadono al suolo senza venire bruciati totalmente dall'attrito con l'atmosfera. In genere sono parti di asteroidi. 

Meteore: (foto) detriti di origine cometaria di piccole dimensioni, che non arrivano al suolo, ma sono ben visibili quando bruciano passando nell'atmosfera, dando luogo al fenomeno degli sciami meteorici, più noti come "stelle cadenti". 

Stelle:(foto)  Corpi gassosi che brillano di luce propria e generano energia per fusione nucleare al loro interno (es. Sole). Le più luminose si possono vedere ad occhio nudo fino a oltre 2.500 anni luce di distanza. Le stelle di massa enorme, al termine della loro esistenza, si trasformano in Supernovae (foto) esplodendo e diventando luminosissime, visibili anche a milioni di anni luce di distanza. Dopo l'esplosione rimane una nube di gas e polveri, composta da tutti gli elementi chimici formatisi, che si diffondono nello spazio.

Ciò che resta dopo l'esplosione è una Pulsar,  (foto) o stella di neutroni, il nocciolo super-compresso, della stella esplosa. Le Supernovae più grandi invece lasciano dopo l'esplosione un Buco Nero, (foto) una regione nello spazio dove la gravità è così intensa che persino la luce resta intrappolata all'interno e dunque scompare per sempre alla nostra vista.

Ammassi stellari:  (foto)  raggruppamenti di stelle realmente vicine tra loro. Si dividono in due tipi: Ammassi Globulari(foto) con decine di migliaia di stelle vecchie, che si raggruppano in forma sferica e Ammassi Aperti, (foto)  formati da centinaia di stelle giovani, poste in modo irregolare.

Costellazioni: (foto) raggruppamenti di stelle che ci appaiono vicine tra loro, se viste dalla Terra. Per praticità quindi le stelle vengono riunite in costellazioni. 

Nebulose: (foto) nubi interstellari di gas e polveri. Sono gli oggetti più scenografici del cosmo e hanno un ruolo fondamentale nella vita delle stelle. Esse rappresentano l'inizio e la fine delle stelle. Contengono la materia prima che darà vita a nuove stelle. Si possono vedere a distanze di decine di migliaia di anni luce. Si dividono in vari tipi: a emissione, a riflessione, oscure, planetarie e residui di Supernovae. 

Nebulose a emissione:(foto) nubi di gas illuminate da stelle che ne ionizzano gli atomi. La luce è emessa dai gas ionizzati. A causa dell'ampia prevalenza di Idrogeno nel gas interstellare, la maggior parte delle nebulose a emissione sono rosse. 

Nebulose a riflessione: (foto) sono nubi di polveri che riflettono la luce di stelle vicine. Le nebulose a riflessione sono quasi sempre blu perché la diffusione della luce da parte del pulviscolo è più efficiente per la luce blu. Esse sono sempre illuminate da stelle giovani. Il materiale che circonda queste stelle da poco formatesi, contiene ancora molte polveri che diffondono così la luce delle stelle. 

Nebulose oscure: (foto) nubi molecolari, con grande presenza di Carbonio, che non emettono luce e, anzi, coprono la luce di qualsiasi oggetto celeste che si trovi dietro di loro. Sono grandi nubi dove polveri e gas sono concentrati. Queste nubi sono luoghi di formazione stellare. Il loro collasso infatti dà origine a nuove stelle. Le nebulose oscure si possono vedere bene se oscurano parte di una nebulosa a emissione o se bloccano la luce delle stelle di fondo. La loro sagoma è molto irregolare, spesso con forme sinuose e attorcigliate.

Nebulose planetarie: (foto) non hanno nulla a che fare con gli altri tipi di Nebulose. Sono il prodotto delle ultime fasi di vita di stelle di piccola massa (come il Sole). Quando la stella raggiunge la fine della propria vita espelle gli strati esterni in vari episodi di violente reazioni nucleari. Mentre la stella si contrae in una nana bianca, il gas espulso forma una nube di materiale attorno ad essa. E' questa nube ad essere chiamata nebulosa planetaria. Anche il Sole finirà la propria vita lasciando una nebulosa planetaria. 

Nebulose residui di Supernovae: (foto) sono nubi di materia scagliata nel cosmo a seguito dell'immane esplosione di una stella gigante, che muore esplodendo come Supernova. In questa materia sparata nelle profondità cosmiche si trovano atomi di tutti i 92 elementi chimici, inclusi quelli che compongono i nostri corpi. Solo all'interno di stelle enormi, dove le temperature raggiungono i 4 miliardi di gradi, si possono "assemblare" gli atomi più complessi che troviamo nelle forme viventi.

Ed è solo con I'esplosione di una Supernova che questi elementi chimici possono essere diffusi nel cosmo e dare poi origine a nuove stelle di seconda generazione, come il nostro Sole, a pianeti come la Terra, a forme di vita come quelle che troviamo sul nostro pianeta e a noi stessi che dobbiamo la nostra origine a queste catastrofiche esplosioni. Può sembrare strano ma da un evento di morte e distruzione ha origine nuova vita. Un po' come la "Fenice" che risorge dalle sue ceneri o un "riciclaggio cosmico" della materia. 

Galassie: (foto)  Oggetti composti in genere da 100 miliardi fino a 800 miliardi di stelle e contenenti tutti gli altri corpi celesti fin qui descritti. Hanno forme e dimensioni diverse. Si trovano a distanze di milioni di anni-luce. Sono come enormi "isole" nell'oceano dell'universo.

 Il Sole, la Terra e tutte le stelle che vediamo ad occhio nudo nel cielo si trovano nella nostra Galassia, detta Via Lattea, precisamente nel Braccio di Orione. Braccio della spirale posto a 28.000 anni luce dal centro galattico e a 22.000 anni luce dal margine esterno.

 

 Ammassi galattici:(foto Raggruppamenti di galassie, generalmente disposte in filamenti, che costituiscono la struttura portante dell'Universo visibile. 

 

Quasar:(foto Oggetti extra-galattici di grandissima luminosità, che emettono enormi quantità di energia, dovuta a Buchi Neri attivi situati al loro interno. Si trovano a miliardi di anni luce, più lontani di qualsiasi altro corpo celeste.