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Associazione Amatori Calcio

 Cosa fa la passione...

 

 

Né dilettanti né professionisti: la definizione va semplicemente ricercata in un'unica parola: passione. Passione per uno sport costantemente in evoluzione e che vive e prolifica soprattutto se lo si nutre nel sano spirito del «gruppo». Pionieri senz'altro: lo stimolo che ci ha accomunato nel piacere di ritornare in campo, ha immediatamente contagiato tanti altri gruppi di nostalgici.

Il '75 è la nostra data storica. Segna il primo raduno nel campo sportivo di Collosomano per un incontro non certo formale, ma sicuramente sottolineato da un grande impegno. Non agonistico, però - De Cuberten non ce ne voglia - evidentemente tutto concentrato nella vittoria.

Durante i tragici avvenimenti del 76, la nostra attività non si sgretola. Si vive nel caos, e forse proprio per questo nasce più forte l'esigenza, espressa in varie forme, di voler mantenere a tutti i costi in vita il senso della comunità: dall'Austria arrivano anche i soccorsi dagli amici della Croce Rossa di Walsberg. Dopo quei drammatici giorni, quando l'impegno umano lascia spazio a momenti meno tesi, nasce spontanea l'idea di una sfida calcistica tra gli amatori delle due cittadine.

L'incontro con gli amici della Croce Rossa di Wolsberg è ora per noi un annuale appuntamento emozionante e atteso.

Intanto, la frequenza delle partite diventa maggiore: è necessario quindi rivedere con più compattezza i quadri organizzativi. Viene stilato così, nel '77, lo statuto, ufficializzata l'associazione Amatori Calcio Buia, e formato il direttivo.

La voglia di «crescere» si esprime anche in una più sentita ricerca di qualità: si organizzano incontri con squadre famose (Udinese, Belluno, Ma-niago, ecc.) e si partecipa ai più qualificati tornei regionali. Il 12 agosto '82 segna un'altra data sto-

rica: si gioca la centocinquatesima partita dalla costituzione della società.

I confini regionali diventano però un pò stretti. L'esigenza di allargare il campo ci vede in trasferta a Le Lode, in Svizzera. E non si ferma qui: l'organizzazione, infatti, abbatte ulteriori confini e cerca nuovi contatti persino in Francia e in Spagna.

L'incontro di calcio non è comunque l'unico motivo delle trasferte. Allargare i nostri confini vuol dire soprattutto stimolare nel conoscere luoghi, persone e nuove culture da confrontare. Per questo è necessario che la nostra società cresca anche all'interno: non firmiamo tessere particolari, non cerchiamo grandi campioni, solo altri amici dal grande cuore sportivo, che insieme a noi continuino questa piccola grande partita.

Le conquiste degli «Amatori»

1978 - Torneo Girelli 6° posto;

1979 - Torneo Vecchie Glorie Treppo G. 2° posto;

1979 - Torneo Regionale Vecchie Glorie 1° posto;

1980 - Torneo Regionale Vecchie Glorie

buon piazzamento;

1981 - Torneo Regionale Vecchie Glorie 4° posto;

1982 - Torneo Regionale Vecchie Glorie

buon piazzamento;

1983 - Torneo di Fagagna 2° posto; 1983 - Torneo Comunità Collinare

buon piazzamento; 1983 - Torneo Regionale Vecchie Glorie buon piazzamento.