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Il calcio del Bove

di Romano Aita

 

 

Buia ha un'alta tradizione calcistica. Bisogna salvaguardarla ed alimentarne la fiamma: l'incarico ai dirigenti della Polisportiva.

Essi si sono assunti il compito di tenere in luce una efficiente squadra di calcio non solo per un risultato immediato, ma anche per mantenere vivo in molti il ricordo degli anni eroici della età giovanile.

Nel nostro paese, infatti, sono molti coloro che hanno praticato il foutbaal. Di questo ne sono orgogliosi e non nascondono la propria gratitudine per i benefici fisici e morali ottenuti. Quanti dolci e incancellabili ricordi della giovinezza! Quelle scarpe appese al chiodo come parlano ! Sembrano trascurate perchè coperte da polvere ma guai a chi le tocca. Parlano infatti un muto linguaggio di ricordi: tante battaglie vinte e perse, gioie ed amarezze, speranze e delusioni. Tutti ricordi che ora, a distanza, appaiono come un'aureola attorno ad un pallone da tutti sognati e conteso.

Gli anziani della palla rivivono queste loro gesta quando si trovano nei caffè o in altri ritrovi. Il giovane appassionato ed entusiasta li ascolta e per non essere da meno, si ripromette di fare così o meglio.

Ma soffermiamoci ora sullo stato attuale delle cose.

Nello sport, come del resto in tutte le attività, è sempre validissimo il detto: « Sempre più e sempre meglio ». Chi non osserva questa norma non può dirsi soddisfatto con la propria coscienza e non merita ammirazione. Questa formula è come uno specchio di fronte al quale siamo periodicamente costretti a fare un bilancio sugli sforzi fatti e sui benefici ottenuti. Tutto ciò per avere una direttiva sulla via da proseguire.

Sul numero unico dello scorso anno, abbiamo riportato e sottolineato i lusinghieri risultati degli ultimi campionati del calcio locale.

Con la riconferma ad allenatore di un valido tecnico e con l'acquisto di alcuni giocatori chiave avevamo rinforzata la squadra con la certezza di ottenere, durante il campionato, successi continuati per raggiungere, alla fine, l'agognata promozione nella categoria superiore.

Quali siano stati invece i risultati nel corso dell'anno calcistico, tutti lo sanno: ahimè! quante speranze e quante delusioni sugli spalti in seguito agli alti e bassi della squadra, ritenuta spesse volte la più estrosa del girone! Nei diversi incontri, per il gioco scialbo di certi elementi, sono state perse delle partite facili, già scontate come vinte, mentre, di riscontro, con un maggior impegno ed intesa, scaturiti da un ammirevole orgoglio sportivo, si è giunti ad ottenere, con bravura, brillanti vittorie, nei confronti più difficili del campionato. Ciò spiega che in una squadra a poco servono elementi forti e qualificati, se poi mancano un vero entusiasmo ed un costante impegno agonistico, qualità queste che stanno alla base di tutto lo sport e di ogni completo successo. Ricordiamo però che entusiasmo ed impegno non si acquistano, ma si suscitano solo da parte di coloro che già li posseggono.

Per queste determinate manchevolezze, la nostra squadra è stata ancora una volta tagliata fuori dal primo posto in classifica finale con grande amarezza dei numerosi ed appassionati sostenitori.

Ora ci troviamo alle porte di un nuovo campionato ritenuto certamente molto impegnativo per la retrocessione, dalla prima categoria, di squadre che hanno provata esperienza di gioco e decise a riacquistare, costi quel che costi, le posizioni perdute.

Per figurare bene è chiaro che tutti i nostri dirigenti ed atleti dovranno presentarsi al via, oltre che con l'indispensabile preparazione tecnica, soprattutto con una forte carica d'entusiasmo.

Tra le file degli atleti non ci deve essere posto per gli indecisi, per i timidi e per gli abulici. Questo è il desiderio sia dei più combattivi compagni di squadra, sia dei generosi sostenitori locali da cui è sempre dipeso il bilancio economico della Polisportiva e l'incitamento immancabile sui campi di gioco.

Concludendo, ricordiamo ancora una volta i ragazzi che potrebbero essere i nuovi germogli necessari perchè la prima squadra abbia a proseguire. A Buia, come del resto in ogni paese, sono molti i piccoli appassionati della palla che promettono bene: non si devono trascurare. I dirigenti della Polisportiva non possono venir meno alla loro attesa. Avrebbero gran merito se li seguissero ancor più da vicino, non solo per fare di loro dei bravi giocatori, ma anche dei futuri cittadini.

Il calcio infatti, come tutti gli sport, dovrebbe essere un efficace mezzo di disciplina ed educazione attraverso un sano divertimento. Ci auguriamo che queste non siano parole buttate al vento.