"Celso Gallina"
Lettera del 19-8-1942
19-8-42 Carissimi genitori vengo con questa facendovì sapere il mio ottimo stato di salute come pure a voi tutti l’auguro. Il viaggio fin qui e andato bene non abbiamo avuto mai nessun disturbo così speriamo in avvenire. Lunedì sera mi sono incontrato in una stazione russa con Dario e gli altri suoi compagni del Gemona, Ieri mattina l’ò incontrato di nuovo che partiva mentre noi si arrivava. Mentre vi scrivo mi trovo fermo nella stazione di Crementichug e dicono che si avrà ancora un paio di giorni prima di arrivare al posto di destinazione. Dal confine Polacco a qui nei campi e per le
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vie dei paesi si vedono solo donne gli uomi- ni sono radi come le mosche bianche. Come in tutta la Polonia anche in Russia non esistono case di muro tutte capanne con tetto di paglia. Delle due città passate i pochi palazzi in muro erano tutti divelti dai bombardamenti. Per ora non pensate male come pure non dovete pensar male se ogni giorno non posso scrivervi poichè non ricevono in tutte le stazioni la posta. Nel zaino ci ò ancora un pezzo di formag- gio e una coda di salame che mi è stato molto buono durante tutto questo lungo viaggio. I marchi che mi avete dato li ho ancora intatti poiché in Italia si trova poco ma in Germania non si trova niente.
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Se la zona dove andiamo sarà così ricca di bestiame come quà spero di non tirar cinghia. Metto termine salutandovi e auguran- dovi di vero cuore ogni bene. Celso Salutate tanto tutti e anche la mamma di Mario e digli che ancora non ci siamo visti ma che fra qualche giorno spero di incontrarlo. Salutate pure tanto li di Tavio
Scrivetemi col solito indirizzo
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