"Celso Gallina"
Lettera del 24-10-1942
li 24—10—42
Carissimi genitori e diverso tempo che non mi giungono vostre nuove forse la causa sarà dei servizio postale. Io godo ottima salute come pure a voi tutti l’auguro e spero sia. Come già vi ho scritto mi trovo ai commando di divisione e spero rimanerci tutto l' inverno. Fino ad ora l’ò passata sempre bene tanto che non pare d’essere neppure in guerra. Siccome ho capito che sono aperte le spedizio- ni di pacchi avrei molto piacere se poteste spedir- mi un poco di carta e busta un poca di naftalina o polvere contro i pidocchi e un paio di quaderni, ve li chiedo perchè quà non si trova niente. Ci lamentavamo in Grecia almeno laggiù
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si trovavano botteghe osterie e chiese mentre quà non esiste niente. Figuratevi che ho fatto una marcia di 300 km e passati molti paesi e città anche impor- tanti ma non ho ancora visto un piccolo negozio, le case sono tutte uguali ad un piano con tetto dì paglia in qualche paese si vede qualche avanzo di chiesa in muratura le città sono delle vastissime zone coperte dì queste casupole, le strade sono delle piste che con ogni piccola pioggia diventano fiumi di fango. L’inverno non s’è ancora fatto sentire da diversi giorni piove però durante la giornata fa caldo. Speriamo che quest’anno non abbia a venire il freddo dell’anno scorso. Io Mattia e Dario ci troviamo ogni giorno anche Tavio e gli altri spesso li vedo
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L’ultima lettera che vi ho scritto vi dissi che la fureria vi spediva le l00 £ invece credo le spedis- cano a fine mese assieme a quelle della quin- dìcina in caso, ad ogni modo ogni qualvol- ta ricevete dei soldi informatemi perchè mi possa regolare. Speriamo che tutto vada bene e di ritorna- re ad abbracciarsi sani e contenti. Non pensate male e scrivetemi più spesso facendomi sapere anche delle novità. Metto termine salutandovi con tutto il cuore Vostro figlio Celso
Salutate tutti zii zie cugini e compagni
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