.............  I TEDESCHI NON SCHERZANO   -    Capitolo 9

.............  I TEDESCHI NON SCHERZANO 

 

 Torna il sereno

 Per ben tre volte negli ultimi mesi di guerra, i partigiani vennero a casa nostra armati, a rovistare da cima a fondo e a minacciare:

«Tirate fuori il formaggio e quello che avete ……..»

Una mattina del mese di febbraio del ‘45 ci prelevarono un vitello nato da pochi giorni, e, contrariamente a quanto pensavamo, lo portarono in un'altra stalla di Avilla, (il nome dei proprietari lo ometto per carità di Patria).

L’animale, non ancora svezzato, per alcuni giorni continuò a lamentarsi, tanto che i suoi muggiti si sentivano fino a casa nostra. Mi faceva imbestialire sapere che quello che veniva prelevato non serviva per una “causa”, ad esempio per sfamare i partigiani che erano in montagna, ma …………...

Finita la guerra cessarono per fortuna queste angherie, ma non la paura verso certi personaggi che avevano fatto e continuavano a fare il bello ed il cattivo tempo. Minacce, scritte sui muri, colpi di fucile e raffiche di mitra si sono sentiti spesso nella notte per tutto il ‘45 e per qualche mese anche durante il ‘46.

Ricordo ancora una Pastorale del Vescovo di Trieste, pubblicata sul giornale qualche mese dopo la fine del conflitto, a chiare lettere diceva che non era ammissibile che per meriti di guerra i partigiani diventassero Sindaci, Amministratori o “Capo piazza”, come allora si diceva. Il Vescovo con molto coraggio aveva condannato pubblicamente ciò che ogni persona sensata era pronta a sottoscrivere.

Tra i ricordi che non potrò dimenticare, c'è una gita in bicicletta fatta a  Monte Prât nella primavera del ‘46. Arrivati sul pianoro, dopo aver girato fra un fienile diroccato e l'altro, per caso seguendo un sentiero, siamo giunti in un grande spiazzo dove, da qualche croce e tanti mazzetti di fiori posti qua e là sul terreno, si capiva che doveva essere un cimitero.

Passato qualche mese si verificò quello che mio padre non si stancava di ripetere tempo prima riguardo alla famosa medaglia  ....…….. quasi tutti i partigiani più facinorosi, emigrarono ed in paese si cominciò finalmente a respirare aria di libertà.

 

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