"CON  COERENZA"  -   Note e Approfondimenti

Da  Udine 1943-1945  La lunga notte nella Provincia” di Marco Pirina pag.142, Silentes Loquimur, Pordenone 1998

1945, 1o Maggio - Collegio Orfani di Guerra di Rubignacco.

.............. Gli Alpini della 5ª cp. che hanno fatto sicurezza per tutta la notte a Torreano, ci hanno finalmente raggiunti stamane a Rubignacco.

Con una pattuglia perlustro Cividale, la città è cupamente deserta ed un reparto tedesco si è asserragliato nella Caserma che sta nel viale parallelo a quello della stazione ferroviaria. Rientro a Rubignacco, riesco con una compagnia di formazione del Reggimento e ci avviamo, in ordine di combattimento verso la Caserma occupata dai tedeschi. il nostro ufficiale va a parlamentare con il comandante germanico per invitarlo, garantendo l’incolumità per lui e per i suoi soldati, a desistere da ogni resistenza, perchè, per assicurare l’italianità di Cividale, bisogna che la stessa venga da noi.......liberata, prima che lo facciano di forza gli slavi, le cui avanguardie stanno sopraggiungendo. Il nostro ufficiale esce dalla Caserma scuotendo il capo, ci fa assestare nei punti di accesso, attende una decina di minuti e poi ordina l’attacco con la copertura di un pezzo anticarro. Ci sono con noi 4 o 5 partigiani, che si guardano bene dal mettersi allo scoperto, sparano a casaccio, senza mirare, mantenendosi al riparo di un muro di un’osteria. Uno, non si sa come, si busca una raffica in piena pancia, e gli altri una serie di calci in culo da un nostro ufficiale, perché si rifiutano di gettarsi fuori per ricuperare il compagno ferito, al quale provvediamo noi. Ce la facciamo ad attraversare il cortile sotto il fuoco e, in un battibaleno, la questione è sistemata. Lamentiamo però un caduto (Della Pietra Manilo di Comeglians) ed alcuni feriti tra i quali il Maresciallo P. ed il Serg. Magg. T. Portiamo i tedeschi a Rubignacco: hanno capito che abbiamo loro salvato la pelle. Nel pomeriggio Cividale è in festa e i muri delle case sono pavesati di manifesti tricolori nei quali s’inneggia ai.. .liberatori ed agli Alpini del Tagliamento.

 Verso sera arrivano i primi carri armati ed alcuni automezzi di una divisione neozelandese, i cui soldati si accampano sul retro del Collegio e subito, snobbando i partigiani familiarizzano invece con noi, guardando con tanto desiderio le nostre pistole. E qualcuna passa di mano, in cambio di montagne di sigarette e di generi di conforto, dopo che i relativi proprietari hanno provveduto a limare il percussore dell’arma.

(Testimonianza Maresciallo A. Vignuda della 6ª cp)