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Alpino chiama Alpino

di Mirella Comino

 

DOCUMENTI

FOTO

 

S’intitola “L’Alpino” il periodico edito a cura dell’A.N.A. che pubblica ad ampia diffusione (dalle 300 alle 400 mila copie per ogni numero) articoli riguardanti la vita dell’Associazione e tiene vive le memorie di tante Penne Nere e della loro storia individuale o di Corpo.

Nel numero di ottobre del 2003 prendeva avvio una storia davvero straordinaria di ricerca e ritrovamento, di coinvolgimento e ricongiungimento dei ricordi, di ricostruzione, insomma, delle tappe importanti di una vicenda personale che ha per cornice la grande storia della seconda guerra mondiale.

L’iniziativa partiva da Albano Scilipoti, bujese abitante a Madonna, con una segnalazione che trovava spazio, per l’appunto, sulla rivista citata:

Caporale Guerra, caduto in Grecia. Albano Scilipoti cerca notizie dello zio Albano Guerra, nato a Buia (Udine) nel 1916, caporal maggiore dell'8° reggimento alpini, decorato di medaglia d'Argento al valor militare e caduto in Grecia (Pindo) il 6 novembre del 1940, giorno del suo compleanno, al comando di una squadra fucilieri. Se qualcuno si ricorda di lui o ha notizie dei suoi ultimi giorni di vita, si metta in contatto con Albano Scilipoti, via Sottofratta 62 - 33030 Buia (Udine); tel. 0432-960917; e-mail: bhoda@libero.it.

Documentava la segnalazione con la foto dello zio e con la motivazione che aveva supportato il conferimento dell’onorificenza al valor militare.

Nella successiva primavera, con lettera datata 4 aprile 2004, il primo cenno di risposta a firma dell’alpino d’arresto Giorgio Menegon, abitante in Canada, cui facevano seguito altri momenti di corrispondenza su carta intestata dell’Associazione Nazionale Alpini, Gruppo Autonomo di Sudbury, Ontario ed una documentazione fotografica nella quale Scilipoti poteva riconoscere il congiunto di cui voleva onorare la memoria ricomponendo gli ultimi tasselli del mosaico della sua breve vita.

Si delineava così con nitida precisione, e non senza commozione, una rete di esperienze di sofferenza e di valore aventi per protagonisti, oltre ad Albano Guerra, i suoi commilitoni Arturo Del Missier e Livio Lorenzini: vite ieri intrecciatesi nelle vicende belliche e, dopo la tragica fine del Guerra, continuate in successivi momenti di sacrificio, lavoro ed emigrazione.

 Questa la trascrizione dei fogli epistolari:

 

“Whitefish, 2 aprile 2004:

Caro Albano Scilipoti, come va la vita spero bene; permetti che mi presenti: sono Giorgio Menegon, sergente comandante del distaccamento di Tratte sul passo Pramollo, guardia alla Frontiera, II Raggruppamento alpini d’arresto con sede a Pontebba. Ti scrivo a riguardo che cerchi notizie di tuo zio Albano Guerra; io sono in Canada a Sudbury dove sono vice capogruppo del gruppo alpini di questa città. Il nome di tuo zio mi risuonò subito appena lessi “l'alpino” di novembre, qui un vecchio alpino classe 1916 di Buia caporale magg. come tuo zio, Arturo Del Missier, amico e dello stesso plotone mi parlò più volte del coraggio di Albano e dei pattugliamenti notturni che facevano insieme, ora l'eroe dei quattro fronti è andato avanti nell'anno 2000, prima di morire mi chiamò e come al solito mi raccontava sempre della guerra in Grecia Albania e Russia; e mi disse Giorgio ho poco da vivere ti consegno queste fotografie e ti ordino di portarle al museo dove riposano gli alpini della Julia a Cargnacco; in queste fotografie sono sicuro che c'è tuo zio. Poi la settimana scorsa andai a portare il bollino dell'anno 2004 a un altro Reduce dello stesso plotone e della stessa squadra di tuo zio, il sergente maggiore Livio Lorenzini, il quale mi fece entrare e mi disse Giorgio mi devi fare un gran favore, prese il giornale “l'alpino” lo aprì a pagina 39 e mi indicò la fotografia col dirmi eravamo assieme con lo stesso grado (cap. magg.) e in un'imboscata sul Pindo ho perso il mio ufficiale e quasi tutto il plotone, solo in 3 siamo rimasti in  vita; poi andò a prendere delle fotografie e mi indicò tuo zio insieme a lui a torso nudo. Livio Lorenzini è un altro eroe dei quattro fronti perché ha combattuto in Albania , Grecia, Russia, con gli americani e richiamato nel 1953 per via di Trieste e congedato nel 1954 dopo del quale venne in Canada. Mi incarica di scriverti perché lui non ci vede bene, trema un poco, quindi l’ho fatto io per lui. Io sono della classe 1941 non ho internet, sono ammalato, non posso più lavorare; chiederò se posso fare delle copie di queste fotografie e te le mando; quelle di Arturo Del Missier quando vengo in Italia verrà a trovarti personalmente a Buia le guarderai, se riconoscerai tuo zio faremo copie e poi le porterò al museo di Cargnacco. Scusami del mio male scritto ma da alpino ti abbraccio, sperando che mi risponderai, non avere paura che i racconti che so tramite Arturo Del Missier ti verranno trasmessi a te; per ora auguro una buona Pasqua a te della tua famiglia; alpino d'arresto Giorgio Menegon.

Il mio indirizzo e di Giorgio Menegon

box 145 – Whitefish (Ontario)

P.O.M.- 3E.O.

Canada

 

 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI

GRUPPO AUTONOMO DI SUDBURY, ONT.

Medaglia d’Argento Gino De Baggio

 

Caro Albano, come va spero bene, pure noi tiriamo avanti alla meglio. Finalmente sono riuscito ad avere le informazioni che ti avevo promesso. L’intervista che ho fatto provo a batterla a macchina e incomincia così.

Divisione Julia 8° Regg. Alpini, Btg. Gemona, 7Ia Comp. I° Plotone Esploratori.

Partiti per L'Albania il 25-2-1940. Arrivati a Durazzo il 26-2-I940. Siamo andati nel territorio nord albanese che a quel tempo si chiamava “Bolcka”, spero di averla scritta giusta. Di là siamo partiti appena dichiarata la guerra contro la Grecia. Dopo lunghe marce e scontri a fuoco, feriti sì, ma senza vittime, siamo arrivati a Scutari, dove abbiamo fatto la fotografia con tuo zio,essendo lui il mio cap. magg. della mia squadra. Ci siamo fermati una notte per riposare, l’indomani partiti per il fronte greco, passate diverse cittadine fino alla città di Erseca. Lì arrivo l'ordine di entrare in territorio Greco. La mia comp. ebbe l'ordine di occupare i primi paesi greci con l'ordine di non sparare, credendo che i soldati greci non fossero ancora arrivati. Il I° plotone avanti subito in avanscoperta, il 28-10-1940; il cap. magg. Albano Guerra e la sua squadra entrano al cippo 7. Questo è il punto dove siamo entrati camminando dentro il confine greco. L'ordine dato al cap. magg. Guerra è di entrare nella zona denominata Pindo, senza spargimento di sangue e preparare l'arrivo della compagnia. Ma i greci erano già lì ad aspettarci (imboscati), i quali aprirono il fuoco, tuo zio Albano essendo il primo venne colpito a morte, ma si prodigò di mandare la squadra al riparo dietro le case, poi attirò l'attenzione dei greci su di sé, dicendo al cap. Lorenzini e agli altri di indietreggiare guardando sempre verso il nemico, e di avvisare la comp. che i greci erano ovunque. Tuo zio rimase ucciso falciato mentre cercava di muovere in diversa posizione, gridando a noi di darsi prigionieri anziché farsi ammazzare (6-11-1940). Eroe di medaglia d'oro, non d'argento secondo il serg. magg. Lorenzini. Della squadra solo 3 si salvarono dandosi prigionieri ai greci.  Le fotografie sono le uniche che si sono salvate, perché le ho mandate per posta a mia madre. Io come prigioniero mi portarono all'isola di Cipro assieme a tanti prigionieri. Quando i tedeschi vennero a sapere che il comando delle truppe greche era stato trasferito da Atene a Cipro, bombardarono l'isola a tappeto. Io e tanti altri ci salvammo per miracolo. I tedeschi a fine delle operazioni contro la Grecia, ci imbarcarono destinazione Bari: lo stesso giorno che il Btg. Gemona si imbarcò sul piroscafo Galilea dove gli inglesi lo affondarono con tutto il Btg.,  pochi i superstiti. Rimasi a casa fino a quando recuperai la salute. Rientrato al Btg. Gemona, feci il corso speciale per sottufficiali, e subito sempre col Gemona, campagna dì Russia, la feci tutta col grado di Sergente. Congelato ai piedi e uscito dalla sacca combattendo a Nikolajewka per aprirci un varco. Congedato nel 45. Richiamato nel 1953 come istruttore, col grado di serg. magg. per i fatti d’armi di Trieste Italiana. Congedato nel 1954 venni in Canada dove sono tuttora, sempre alpino con i miei ricordi e le mie sofferenze di guerra. Ora parlo io, Albano, se conoscessi il presidente della tua sezione, gli chiederei se potesse parlare al Gen. Alberto Primicerj comandante della brigata Julia per dare a questo Eroe di guerra la 2^ croce al merito di guerra. Ha ricevuto quella della campagna di Grecia e quella della campagna di Russia non gli aspetta pure?  Il 22-23 Maggio 2005, il nostro gruppo festeggia i 35 anni di fondazione, faremo un ricordo, te ne manderò o meglio lo porterò personalmente per te e uno per il gruppo. Sarebbe bello se tramite l'Adetto Militare di Ottawa poter dargli la seconda croce per la campagna di Russia. Tutti i suoi compagni combattenti ce l’anno. Egli richiamato più volte e messo in congedo all'età di 35 anni credo che se la meriti di diritto. Se tu potessi parlare e fare leggere questa lettera al tuo capo gruppo, assieme al presidente della sezione, sono sicuro che per lui quel giorno vedrà solo la sua Julia e i suoi alpini (ci sono fatti d'arme in Russia che fan venire il pel d'oca nel sentirlo raccontare dalla sua bocca. È Cavaliere della Patria dal I° gennaio 2003 con decreto del ministero della difesa (5945-n° 493 di protocollo).Ti chiederai perché non si è rivolto al nostro capo gruppo Luigi Buttazioni; perche non è patriottico come me, e più cattolico che patriottico. Per me prima la patria dopo la Fede, ti metto il suo indirizzo se vuoi scrivergli e ringraziarlo Lorenzini Livio-336- Whittaker-St.P3C-3/9-Sudbury ontario Canada.

Se questo fosse possibile di fargli avere la croce al merito li guerra; che  sia una sorpresa fino ai giorno della festa, sperando che non vada avanti prima. Io ho 2 sorelle in Italia, una a Castelfranco Veneto, e l'altra a Caselle di Altivole, puramente attaccate al nostro capello alpino le quali mi seguono dove vado. Un gran abbraccio a te e un saluto alpino a tutti coloro che vogliono bene all’ANA Un  saluto speciale al tuo capo gruppo,e ai tuo presidente di sezione. Ci vedremo nel 2006 a settembre, ti chiamerò ogni tanto dandoti novità.

Alpino d'arresto Menegon Giorgio, Vice Capogruppo.