INDIETRO A STORIA |
Storia in frammenti a cura di Celso Gallina | |
Regno d’Italia Provincia di Udine Distretto di Gemona Il R. Commissariato Distrettuale Avvisa Che il Consiglio Comunale di Buja in seduta ordinaria del 30 Novembre ultimo scorso ha deliberato di istituire in quel Capoluogo un mercato settimanale di granaglie, ed uno mensile di bovini, ricorrenti il primo giorno di Lunedì di ciascuna settimana, ed il secondo il quarto Lunedì di ogni mese. Quelle Comuni o privati pertanto, che credessero opporsi a tale istituzione vengono invitati a produrre presso questo Ufficio il proprio gravame entro il termine di trenta giorni dal dì della pubblicazione, con avvertenza che non potrà aversi alcun riguardo ai reclami che venissero prodotti dopo la scadenza del termine di sopra stabilito. Il presente sarà pubblicato come di metodo a generale conoscenza. Gemona, li 18 Dicembre 1868 Il Commissario firma illeggibile -------------- * * * ------------- Dal libro storico della Pieve di Buja: Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale. Presidente – Barnaba Pietro – Sindaco . Segretario – Asquini Daniele. Domanda di Pietro Calligaris sacrestano della Chiesa di Monte. Il Presidente osserva che con Istanza 13 aprile n.s. N° 455 Pietro Calligaris sagrestano della Chiesa Parrocchiale di Monte chiede venga a carico del Bilancio Comunale messo in assetto il Parafulmine di quella torre, essendo esso di pericolo evidente per la cattiva appostazione del Conduttore Elettrico e ne prova tale pericolo coll’accidente poco fa avvenuto, che per poco non rimasero vittime diversi ragazzotti che si trovavano nella Torre in momento di tempo minaccioso. Si da lettura dell’Istanza. Il Consigliere Alessio osserva che se vi è realmente bisogno di riparazione necessita farla e propone che dal Consiglio sia deciso: di incaricare la Giunta Municipale a rilevare quali veramente siano le opere necessarie da farsi al Parafulmine della Torre della Chiesa Parrocchiale di Monte per aver da esso sicurezza nei tempi minacciosi, di far le pratiche perche detti lavori vengano condotti a termine e di staccare il relativo mandato di pagamento. Nessuna opposizione essendo stata fatta all’ordine del giorno Alessio, dal Presidente si mette ai voti, e per alzata e seduta veniva accettato da tutti gli intervenuti. -------------- * * * ------------- Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale. Sessione ordinaria autunnale del giorno 19 novembre 1871. Presidente - Casasola Dr Vincenzo. Sindaco – Pauluzzi dottor Enrico (assente). Segretario - Asquini Daniele. Istanza per ingrandimento della Chiesa di Monte. Il Presidente stesso a questo effetto trova opportuno di far presente al Consiglio Congregato che diversi abitanti di questo Comune hanno prodotta un’ Istanza tendente ad ottenere l’autorizzazione ed approvazione di un loro Progetto per l’ingrandimento della Chiesa Matrice di San Lorenzo sul Monte, e la concessione di occupare per tale ingrandimento una porzione di Cimitero vecchio che sta descritto sul Disegno unito alla Prodotta Istanza. Dietro mozione del Consigliere Dr Casasola Presidente e previa lettura dell’istanza infirmata dai Borghigiani di questo Comune il Consiglio ad unanimità di voti ha deliberato, che senza entrare nelle questioni di proprietà, di apporre all’Istanza il nulla osta per parte del Municipio per l’occupazione dell’area del Cimitero marcata nel disegno unito all’istanza da restituirsi in uno al disegno stesso.
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale. Sessione ordinaria primaverile del giorno 30 aprile 1876. Presidente - Pauluzzi Dr. Enrico - Sindaco . Segretario - Asquini Daniele. Sanatoria pel nuovo affitto per la scuola femminile di Ursinins piccolo. A tale riguardo esso signor Presidente trova opportuno di far presente ai sig. Congregati, previa lettura della nota 15 nov. 1875 N° 250 del Consiglio Scolastico Prov.e che in base alla nota stessa egli ha provveduto una 2a stanza per la sotto maestra della scuola femminile di Ursinins piccolo e che si è accordato col proprietario l’affitto di it£ 40, e domanda analoga sanatoria al Consiglio. Ciò detto esce dalla sala e lascia la Presidenza all’assessore Prete Vezzio, il quale dice che egli in compagnia col collega assessore Tonino in una visita fatta alla scuola in parola ha trovato che metà delle panche erano vuote e che erano presenti 34 allunne. Dice che visitati i registri trovò iscritte 84 alunne, e ritenuto che in 84 iscritte possano in media concorrerne 60 giornalmente, la stanza in precedenza a ciò destinata poteva senza disagio contenerle, e che quindi non era il benché minimo bisogno di altre stanze e di altre maestre, e che se l’Autorità Provinciale credette dare gli ordini di cui la nota 15 novembre 1875 N° 250 superiormente dal Sindaco ricordata, deve ritenere sia stata l’Autorità stessa male informata, e quindi propone di negare la sanatoria domandata. Esperita la votazione per alzata e seduta è accolta ad unanimia la proposta del Signor Assessore Presidente Vezzio.
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale. Sessione ordinaria d’autunno del giorno 15 ottobre 1876. Presidente - Tonino Giuseppe - II assessore - in assenza del Sindaco e del I assessore. Sussidio alla Fabbriceria per restauri al Campanile e Campane di Monte. A tale riguardo lo stesso Signor Presidente trova opportuno di far presente ai Signori Congregati che la locale fabbriceria con sua Nota 6 corr. fa conoscere di aver dovuto sottostare a rilevanti spese per far girare la maggior campana della chiesa matrice di Monte, e di doversi sobbarcare a delle altre per restauri urgenti a quel Campanile e più specialmente per ricostruire il selciato ed armatura del pavimento nella loggetta delle campane onde tenere riparato anche l’orologio che serve ad uso pubblico, e che trovandosi detta fabbriceria in istato economico poco florido ha fatta domanda al Comune di un sussidio di lire 200 per una volta tanto. Appoggia detta domanda col dire che tanto la maggior campana come l’orologio servano anche per il Comune e che quindi è giusto che anche il Comune concorra nelle relative spese, e propone l’accoglimento della domanda, deliberando di accordare il chiesto sussidio della lire 200 per una volta tanto, e ciò entro il mese di febbraio dell’anno 1878. Nessuno avendo domandato di parlare, è senz’altro messa ai voti la proposta del presidente, la quale per alzata e seduta è accolta avendo ottenuto voti favorevoli quattordici e contrari nessuno. |