N°5 ottobre 1952 |
Alcune "VOCI" registrate senza data di giorno e mese nel "Libro del Comun" sotto la massaranza di Ser Gio Batta Tunino di Buja del anno 1700. di Pietro Menis |
Spesi per contadi a Ser Angelo Tunino, et Gio: Batta Barachino per eser stati a Udine S. Danielle a trovar il Padre Vicario per conto del predicatore che à da predicare questa quaresima ventura et per altri interessi del Comun (1) giornate una per homo in porta L. 4. Spesi per contadi à Ser Zuane Barachino, et à Messer Giacomo Ti-sino (2) per eser stati a Udine per le Contese che virtise delli soldati, et con il Vicario Barnaba giornata una per homo L. 4. Spesi per comprar pesce per portar a Udine al Ecc.mo Virgilio (3) per conto del Cumun per diversi interessi che à Core, è per consigliar il modo di far contro i ministri di Gemona che non anno voluto obedire al mandato di Sua Ecc.za a far la Eseg.te contro i debitori di retta et tasse L. 3.10 Speso dal Massaro (4) con il Sindico et altri huomini deputati dal Comun et li officiali per eser stati à far in pegnar il Rev. Vicario Barnaba, per la tansa (5) di spese seguita per rata, et tansa che non voleva pagare, e fu à sigurato S. 10 per cadauno in tuto L. 3.10 Spesi il Masaro per contadi al Sig C° Lorenzo (6) di Venzone per la Rosta (7) o prò della Ducati 120 avuti à in prestito per la fabrica della rosta del Tagliamento L. 18.12 Spesi il Masaro con tuto li huomini del Conseglio per la solita regalia la domenica di Carnevale S 15 per homo L. 18. Spesi per far la carità à dona sant povera miserabile L.10 Spesi il Masaro con il sindico e scrivano, et con li procuratori delle chiese per tirar il conto delle spese fate à far butar la Campana (8) della madona L 3.8 Comprar pesce per darlo al Sig Galizi (9) et al Sig Artico Casella (10) et al Sig dotor fanelilo (11) per diversi favori avuti il Cumun in tuto L.13.2 Speso per fare la carità à uno sacerdote di Germania pelegrino che andava a roma L. 1. Spesi il Masaro con il sindico per eser stati a meter ordine da far cavar sasi per far il ponte delle vedelle (12) con domenico Comoreto L. 1.5 Speso per contadi à domenego fulcherio (13) Cameraro delli Legati per far la Boleta da macinare formento da espensare in farina la Giobia santa S. 8 - 1/2 Spesi per contadi al degano (14) de soldati da far la mostra (15) in pizola et à compagnati li soldati alla mostra per suo viaggio L. 2. Spesi per comprar spongie quando fù data al Sig Canciliere dela patria et al Ecc.mo temporino (16) et al Sig Artico Casella per diversi favori avuti dal Cumun L. 23.14 Spesi per contadi a messer daniel fili(s) (17) per haver spesi con il Rev. Vicario toniuto per eser stati à torno le Confini (18) à meter Croce vinuta da roma (19) dal somo pontifice S. 17 Spesi dal Masaro con diversi huomini deputati dal Cumun per eser stati sopra la Ledra (20) à veder il modo che si à di fare le roste notare la strada della armentaruzza (21) L. 4.10 Spesi il Masaro con il ofiziale per far in pegnar diversi particolari per far pan mal cotto et per non riferirlo alli dodici della Contrada L. 1.2
Spesi per comprar due paia di polastre da presentare al Sig Conte pozo acio non mandi spese per il livello che paga il Cumun al sudeto Sig C° L. 2.10 Spesi il Masaro con il ofiziale per eser stati a far in pegnar diversi particolari che ano carezati ii giorni festivi et Ser Zuane Barachino per non voler venir in Conseglio in tuto L. 15 Speso il Masaro per far celebrar messa in quel giorno che fu fatta in cantare la erba" di sequestri da diversi creditori L. 1.
Spesi per contadi à Ser Zuanne Barachino et a Messer Giacomo per eser stati a Udine a portar la spongia et il quarto di vidello, et per altri interessi del Cumun giornate 1-1/2 per homo in tuto L. 6. Spesi il Masaro con tuti li huomini del Conseglio per eser stati à dar la fuga a Zuane monasso e Angello Guerra Banditi L. 13.10 Spesi per contadi al Ofiziale per aver fato la crida (23) acio niuno posa vendemare avanti santo michele S. 5 Spesi per far la carità al Rev. Padre Inocente misso alla ofierta alla sua prima messa L. 2.8 Spesi per contadi à Ser Zuane Barachino per eser stato à Udine a veder se si trova uno frate da liberar una espiritata et per altri interessi del Cumun giornata una e meza L. 3. Spesi per cavar atestato al Cameraro della Chiesa di Ursinins per causa che non vol pagar una Compartida fata dal Cumun per sofregar la chiesa di S. Lorenzo S. 16 Spesi per far la carità a un ebreo vinuto alla s. fede L. 1.10 Spesi il Masaro con il sindico et scrivano e con Zuane Barachino per meter ordine da far menar una dona mal in topata (24) ò inspiritata cioè la moglie del qm Zuane vecio L. 3.3 Spesi per contadi al Sig Cerugico per far cavarli sangue alla dona tra scritta dona L. 1.10 Spesi per in spese cibarie per deta dona, et due done che l'anno accompagnata L. 1.10 Spesi in letto per deta dona, et altre due et legni per la note per dette done in tuto S. 25 Spesi per caradore et nolo di caro per farla condure a Udine la sudeta L. 5.6 Spesi per contadi a Ser Zuane Barachino per contadi per eser stato à spilinbergo per procurar se si trova un religioso da liberar una dona moglie del qm Zuane vecio per sua giornata et barca del tagliamento L. 2.12 Spesi il masaro con tutto il Conseglio per eser stati a far in pegnare il Rev. Vicario Barnaba per non voler pagare la Ratta in posta dal Cumun L. 14.5 Spesi il Masaro con il sindico et con li pescatori per far pescare per conto del Cumun L. 110 Spesi per pagare il pesce L. 11.19 - 1/2 Spesi per la giornata del sindico, et di Ser Zuane Barachino per eser stati a Udine a portar il sudeto pesse à Nob. Homo savorgnano per diversi favori avuti il Cumun nostro patrone giornata due e meza per giorno et per altri interessi del Cumun e in luti due L. 10. Spesi per far la carità a uno soldato strupio vinuto dalla Guerra di ordine di Sua Eccza L. 3. Spesi per cavar quatro citazioni alti Camerari delle fraterne per causa che non vogliono pagare la oompartita fatta dal Cumun per sufragar la chiesa di S. Lorenzo et comprar oro da in dorar il tabernacolo in confor-mità del decreto L. 1.4 Spesi per far la carità à polonia suezia (25) priva di senso L. 1.4 Spesi per contadi al degano de soldati per haver comandato li soldati a far la mostra à Udine e non andassino per il tempo di piogia per sua fatura L. 2. Spesi per contadi al sudeto degano per comandar li soldati da far li mostrini ò esercizio del Caporale quatro volte per suo onorario L. 4.
Si bonifica per li soldati soldi uno per soldato al numero di 24 il tuto S. 24 Si paga al monigo (26) di monte per sonar con la campana grande per cativo tempo S. 94 Spesi il Masaro per contadi alli Conseglieri novi et vechi in quel giorno che furono fatte le regolatione delle ratta soldi 10 per giorno L. 18 (Bilancio dell'anno 1700): Il ricevuto del masaro come in libro, è di L. 2373.18-!/2 il speso del masaro come in libro è di L. 2299.17 - 1/2 NOTE Qualche nota al testo favoritoci dall'amico Menis ci sembra necessaria; tal'al-tra opportuna. Per una chiara visione della storia di Buia consigliamo il bell'opuscolo di Vincenzo Joppi, Il castello di Buia e i suoi statuti (Udine, 1877); e per avere un'idea netta di come fosse nel '700 la sua giurisdizione, rimandiamo il lettore alla Carta politico-amministrativa curata da G. L. Bertolini e U. R i-naldi (Udine, 1913). Da questa carta si rileva come Buia, unitamente al territorio circostante, fino a Maiano e Farla da una parte, e a Vendoglio dall'altra, fosse di « giurisdizione dominicale della Patria (senza voto)», mentre Osoppo e il vasto territorio annessovi era di « giurisdizione parlamentare castellana ». Tanto Buia che Osoppo dipendevano, come si sa, dai Savorgnani. (1) Cuman o Comun, masch. anche nelle varianti friulane. Il femni. la comune o la cumune ha fatto la sua comparsa all'epoca del Regno Italico. (2) Tisino, forse per Tissino, cognome ancor oggi diffuso a Ragogna. (3) Ecc.mo Virgilio. Il titolo di Ecc.mo veniva dato agli avvocati ed ai medici. La famiglia Virgili proveniva da Cividale. Al principio del '700 c'erano a Udine i dottori Antonio e Agostino, entrambi consiglieri del Comune. (4) Massaro e Sindico, dopo quella del Capitano, erano le cariche maggiori della Comunità. Il massaro era anche a Gemona. A Udine dicevasi cameraro. (5) Tansa = tassa. (6) co. Lorenzo di Venzone, dovrebb'essere un da Pozzo, famiglia allora facoltosa e della quale abbiamo scarse notizie. Un conte Pietro dal Pozzo traduceva, nel secolo scorso, il vangelo di San Matteo in friulano, che veniva pubblicato a Londra a spese del principe Luigi Luciano Bonaparte. (7) La rosta, per riparo nei torrenti, è voce ben nota, e noti sono i diversi significati dei vocabolo. Manca però, nel Pirona, un accenno al senso di « passaggio o stradicciuola sassosa, tra due muri », che ha ad Orgnano e vicinanze. (8) bufar la campana, fonderla. (9) Gàlizi, sarà Gàllici. Un Antonio Gallici era allora notaio e cancelliere della Patria. (10) Artico Casella « possedeva parecchie case riunite dirimpetto alla Chiesa del Carmine a Udine e lo stabile di Manzinello, che fu acquistato dai sigg. Morelli-Rossi (Joppi) ». Il padre di lui, Castorio, era stato Capitano di Buia negli anni 1679-1670. (11) Fanellio, sarà certamente Tauellio, il noto avvocato udinese, presso il quale il giovane Carlo Goldoni avrebbe poi fatto la pratica forense. (12) Il Menis non ci dice dove sia o dove fosse questo Ponte delle Vedelle, Pensiamo trattarsi del ponte sulla Ledra le che a detto ponte si riferiscano queste tre iscrizioni che proprio in questi giorni ci vennero favorite dal conte Enrico del Torso: ne germanorum: merces ultro citroque commeantes LEDRAE FLUENTA PERTIMESCERENT PETRUS MAUROCENO PROVINCIAE PRECES (!) PROVIDENTISSIMUS PONTEM PERPETUUM CONSULTO SENATU MIRA CELERITATE CONSTRUENDUM OURAVIT 1703 --------------------------- (Effigie di S. Marco) ETIAM ELEMENTA QUAE PER PRATA LUXURIOSAM DIU FECERUNT VIAM RECTAM DOCUIT LAZARUS FUSCARENUS L. G. P. F. ANNO DOMINI M.DOC.VI ---------------------------- PONTEM VETUSTATE COLLAPSUM AC DIRUTUM HIERONIMUS DIEDO PATRIAE LOCUMTENENS SUMMO STUDIO ET NON IMPARI CELERITATE RESTITUIT EX SENATUS CONSULTO ANNO M.D.CCV («Iscrizioni che si vedono in pietra sul Ponte del Fiume Ledra in pertinenze di Majano della Giurisdizion di Buja». La scrittura è del sec. XVIII). Dopo aver consegnate queste noterelle al tipografo, feci conoscenza col sig. M. Z., giovane studioso di Maiano, il quale molto gentilmente mi riferiva: « Mi veis preât di fâus il plasê di viodi se sul puint de Ribalte o Ledre vècie, pe strade ch'e mene di Cumierc' a Usôf, e' restin ancimò chês iscrizions che mi veis mostrades. Possisì ch'a restin e vonde oonservades. Es ài trascrites jù di dôs làpides. La prime 'e dîs « Ne Gerjnanorum merces ... ». Ma si po crodi che il puint al ere pôc «perpetuum» pes merces dai Todescs, difàt une làpide giontade a chê di prin 'e fâs savê, sot un biel leon di Vìgnesie, che « Pontem vetustate colapsum... ». Les pieres e' stan sul pareman dal puint a giestre di un ch'ai vegni di S. Danêl. Il blason vènit ch'ai sorestave les làpides al è stât giavât par pore che i Mucs lu sdrumassin e cumò al polse cun tune iscrizion inleibil tal ort de ostarie di Just... Just (Giusto Barachino) al à 62 ains e al si vise de int che vignive sù di S. Danêl, Vilegnove, Dignan o Spilimberc cui granc' ciârs a puartà int e robes che lavin a Glemone (stassiòn) par là in Giermanie. Al mi à dit che ogni tant e' càpitin siôrs a imparâssi des ». (13) Domenego Fulcherio, chi era? C'è corrispoudienza etimologica tra questo cognome e quello di Fulchir o Furchîr. (14) Degano de' soldati, sarà stato un caporale. L'uso più frequente della voce degano è per indicare il capovilla. (15) mostra in pizzola, rivista minuscola. Cfr. mostrino, più innanzi. (16) Ecc.mo Temporino. E' certamente il dott. Andrea Temporino, che a quell'epoca verseggiava in friulano. Non si sa però qual carica rivestisse nella pubblica amministrazione. (17) Fili(s), cioè Felice, cognome ben noto. (18) le confini. Nell'antico friulano si diceva appunto lis confins. Così, ancor oggi, si può sentire: la lume, la sonno! (19) Croce vinuta da Roma = ? (20) La Ledra, femm. come la Livenza, ecc. (21) Armentaruzza. Di solito Armentarezza, cioè strada per gli armenti. Un toponimo simile lo troviamo anche ad Aquileia. Ma anche qui, anziché di -ruzza, si tratterà probabilmente di -rezza. (22) dar la fuga ai banditi = cacciarli dal territorio? (23) crida = bando. (24) malintopata. Cfr. il «Pirona». (25) Polonia Svezia. Forse una variante del cognome Vezzio. (26) mònigo = sagrestano (friul. muini)
|