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1973 N°1-2

GUERRINO MATTIA MONASSI

di Antonio Faleschini

 

Il Friuli ha dato, successivamente, due capi incisori alla Zecca: Pietro Giampaoli e Guerrino Mattia Monassi, entrambi di Buia.

Nel 1925 ho scritto il primo articolo su Giampaoli, esordiente nell'arte della Medaglia.

Molti anni addietro ho presentato il Monassi, in una delle sue prime mostre personali quasi auspicio ai suoi successi futuri.

Monassi, è giunto, si può dire, all'apice della sua arte e della invidiabile attività. Basti passare in rassegna tutti i suoi lavori, vale a dire le medaglie e le monete che egli ha inciso: le sue creazioni sono numerose, note in tutta Italia e anche all'estero.

Chi scrive ha potuto seguire la meritata ascesa di questo artista, che si è perfezionata e si è fatta strada in mezzo alle immancabili difficoltà con lo slancio dell'intelligente amore all'arte e con decisa volontà.

Ogni espressione d'arte figurativa — dice il Monassi — mi ha attratto fino dall'adolescenza. In particolare nella medaglistica ritengo necessario guardare contemporaneamente al passato, al presente, al futuro.

Alla scuola di Giuseppe Romagnoli apprese la tecnica, lo stile e modalità per la composizione della medaglia.

Giovinetto, fu alla scuola del conterraneo e valente incisore — medaglista Pietro Giampaoli. Nella natia Buia, nell'immediato dopoguerra (1945-50) il Monassi, mentre era dedito all'insegnamento, organizzò in unione ad altri, con fervore e con abilità, manifestazioni artistico-culturali-folcloristiche, ma coltivava, con ardore e senza soste, l'arte scultorea, con speciale trasporto per la medaglia.

Comparvero le sue prime medaglie su commissione o di omaggio personale ad amici: il comandante inglese Bright, Accademia degli accesi di Buia, Santa Maria ad Aquas di Andreuzza, chiesa di Avilla (della quale ha modellato i pannelli della porta centrale) - Cincta Floret - Buia -Petrus Venier - plebanus invictus - Chino Ermacora.

Nel 1938 il Monassi era stato ammesso alla Biennale di Venezia, e nel 1941 alla Mostra Nazionale delle Arti a Milano. L'attività del  Monassi è andata gradatamente aumentando dal 1945 ad oggi, ma di pari passo con la progressiva conquista artistica, cioè si è verificato in lui l'affinamento nell'arte sua.

Afferma il Monassi: « Nell'arte della medaglia penso che lo scultore debba essere, anzitutto, un creatore, che sappia rendere artisticamente la sua visione ».

Dico subito che il Monassi ha iniziato — come recentissima sua creazione — la serie delle medaglie dei friulani più illustri: è cosa che farà onore al Friuli e all'autore: ed è stata questa idea comune a me e al Monassi per celebrare autentiche glorie friulane.

Alla Mostra Nazionale della Medaglia, a Udine, ha esposto i due primi esemplari, dedicati alle figure di due insigni friulani: uno è Giulio Savorgnan, morto nel 1595, ideatore primo del canale Ledra per togliere l'acqua dal Tagliamento e portarla a dissetare e irrigare il Friuli, costruttore delle Fortezze della Serenissima in Friuli, nel Veneto, nell'Egeo, nelle isole e nel litorale dalmato e restauratore della fortezza e anche dell'abitato di Osoppo, dove esiste la sua sepoltura. Egli era il primogenito di Girolamo Savorgnan 1466-1529. Giulio è stato anche l'ideatore della fortezza di Palmanova.      

L'altro illustre friulano, che forma oggetto dell'altra medaglia è il famoso francescano gemonese, Basilio Brolo, missionario in Cina, e vicario apostolico della Sensi Meridionale (1648-1704), autore del primo dizionario cinese-latino. Il Brollo è stato il più grande e benemerito sinologo del '700. Le diciture delle due medaglie sono incise in friulano. Nel diritto è riprodotta l'effige dell'illustre celebrato col nome friulano e nel rovescio la frase: Glorie dal nestri Friûl, in mezzo, tre foglie di quercia. La simpatica e importante iniziativa sarà certamente sostenuta da enti udinesi e friulani: il Monassi, che ha già dato felicemente inizio alla serie delle medaglie celebrative dei friulani più illustri nei tanti secoli di civiltà nostra, ora attende il consenso concreto di enti e cittadini.

Accennerò poi alle medaglie di personaggi vari e di anniversari, modellate dal Monassi, il quale, dopo quasi quarantanni di lavoro e di travaglio artistico, può formare un sorprendente Museo con le sue innumerevoli opere, nelle quali prevale il ritratto, la figura, i simboli più diversi.

La serie: Il Credo, realizzata per l'avvenimento del Concilio Ecumenico, nella Zecca di Stato di Roma e di Vienna, sotto l'egida e il patronato della Biblioteca Ambrosiana, (il Monassi ha qui impegnato appieno il suo valore e la sua passione d'artista) consiste di 58 composizioni, suddivise nei profeti, evangelisti, apostoli, dottori della Chiesa: sorprende la esatta, ricca e dotta varietà dei suoi simboli. Il nostro artista ebbe, si capisce, ispirazione e notizie storico-teologiche e liturgiche

e più particolarmente patristiche, da competenze nel campo ecclesiastico, quali Mons. Marcora dottore dell'Ambrosiana, ma l'espressione e la modellazione, prettamente artistica, lo stile e la composizione sono sue: ogni artista ha la sua maniera di presentare, nel proprio settore, dirò così, le sue sensazioni sull'argomento che ama, che preferisce, sceglie.

Nella collezione Campana e negli Aurei della COCEPA il nostro Monassi ha raffigurato Dante, Donatello, Giotto e poi Leonardo, Marconi, Verdi, Cavour, Petrarca, Michelangelo, Colombo, Garibaldi e inoltre Rossini, Boito, Toscanini.

Monassi non è un artista che compie con superficialità le sue opere: la sua tecnica è animata da profondo e ispirato senso del bello: si immedesima, cioè vive, il suo soggetto, che dovrà uscire dalle sue mani con l'impronta dell'afflato dell'arte, che è a DIO quasi nepote.

L'Accademia Tiberina di Roma, nel suo 150° anno di fondazione, ha voluto celebrare il centenario dell'Unità d'Italia con otto medaglie, creazioni geniali di Monassi: l'attuazione di quest'opera era ardua: si è trattato di rappresentare, con dati, simboli, e figure, i diversi periodi storici attraversati dall'Italia, e cioè: Italia Augustea, Italia Giustiniana, Italia Longobarda, Italia Feudale, Italia Normanna, Italia invasa, Italia Tricolore, Italia degli Italiani - 1861.

Ora il Monassi attende a modellare negli aurei deschetti gli uomini illustri della Calabria.

Dopo la riuscita medaglia commemorativa della difesa di Monte Festa e del suo valoroso comandante Riccardo Noël Winderling, il Monassi ha creato tante e tante medaglie, ispirato sempre da un senso delicato dell'arte, per cui amore agisce (est deus in nobis - agitante Calescimus illo).

Lungo è l'elenco dei suoi lavori, alcuni dei quali sono stati esposti e ammirati in mostre nazionali e internazionali; ultima la recente di Udine.

Una citazione è doverosa però, almeno delle principali onere, cioè medaglie, del Monassi: medaglia del Parlamento europeo; dell'A.N.P.I. 1947; di P. Pio di Pietralcina; Luigi Carnevali; Card. Pizzardo: Johannes XXIII; Esculapio; Ministro del Tesoro Colombo; Signora Petrucci; A. Maria Pignani; Il Fogolar di Roma; Lidia Alfonsi interprete della Pisana nel telefilm; G. Volpi di Misurata; Cassa di Risparmio Italiana; 40a Giornata Risparmio Mondiale; Gioacchino Belli; Roberto Tremelloni; Confraternita di San G.B. dei Genovesi; Accademia Lancisiana; Azzo Varisco; Enrico Morpurgo; Vittorio Podrecca; A. De Moiana, Gran Maestro dell'Ordine di Malta; Giovanni e Anita Faleschini; Giancarlo Menis; Giovanni Lenuzza; A. Celotti; Ardito Desio; Cassa di Risparmio Trevigiana; S. Rebecchini ecc.

La bella moneta, opera dell'incisore capo della zecca, professor

G.M. Monassi verrà in breve messa in circolazione: parlo della moneta di mille lire, emessa per il centenario di Roma Capitale.

Nel dritto, sotto la figura della Concordia, in basso, con caratteri piccoli, la moneta reca inciso il nome del capo incisore Monassi.

Importante, per il nostro artista, è riuscita la mostra personale allestita a Milano, nel 1968, dalla COCEPA (organizzazione internazionale specializzata nel settore della medaglia): una completa antologia della produzione vastissima e qualificata del Monassi. Ma egli si accinge sempre a nuovi pregevoli e ammirati lavori.

Da questo artista attendiamo sempre cose nuove e belle.