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“da «La Numismatica» giugno '81”

La  scomparsa di  Guerrino Mattia Monasssi

di Taddeo Garbarono

 

 

Il Prof. Guerrino Mattia Monassi, friulano, nativo di Buia (Udine), ex incisore capo della Zecca, ha lasciato la sua dimora terrena il 21 maggio del corrente anno.

Uomo di primo piano nel campo della monetazione e della medaglistica, ha svolto un imponente mole di lavoro, sia in Italia sia all'estero, mietendo meritati riconoscimenti.

Nel 1954 vinse il Concorso di primo incisore alla Zecca di Roma e dal 1963 in poi incise tutte le monete italiane. Dal 1966 al 1978, anno nel quale volontariamente cessò il suo rapporto di dipendenza dal Poligrafico-Zecca dello Stato, incise anche le monete vaticane.

Fu membro di Commissioni tecniche al Ministero ed alla Banca  d'Italia.  Tra  i  fondatori dell'A.I.A.M. (Associazione Italiana Amici della Medaglia) e fondatore e Presidente dell'A. M.E.S. (Associazione Medaglistica Esaltazioni Storiche), impegnò quest'ultima in un efficace proficua propaganda a sostegno delle popolazioni del Friuli colpite dal sisma. Per incoraggiare la ricostruzione di quei paesi prese varie iniziative che ebbero un particolare successo. Citiamo, in particolare, la creazione della medaglia dell'«Orcolat» che fu largamente venduta pure attraverso i «Fogolâr furlan» diffusi in tutto il  mondo.                     

Egli riuscì, nel complesso, con sacrificio personale e con la collaborazione della Segreteria dell'AMES, affidata allo zelo ed all'intelligenza della Prof. Adele Rondini, anch'essa medaglista a raggranellare oltre 130 milioni che furono destinati in massima parte al suo paese natio.

Troppo lungo sarebbe l'elenco delle sue opere e ci limiteremo a poche segnalazioni. Non possiamo, in proposito, non ricordare le bellissime 12 medaglie del Credo (Chiamata degli Apostoli) commissionate dalla Franklin di Filadelfia, la Serie dei Grandi Friulani e le riuscitissime placchette che annualmente, in occasione delle festività di fine d'anno, gli erano periodicamente   richieste   dalla   A.C.R.I. (Associazione Casse di Risparmio Italiane).

Con la sua scomparsa la medaglia d'arte perde veramente una fiaccola che l'ha per tanti anni illuminata con una luce Vivida e geniale ed, a tutti coloro che l'hanno avvicinato, rimane l'amarezza di un distacco da un animo generoso e leale.

Ai suoi parenti ed a chi l'ha confortato nella lunga malattia che l'ha portato alla tomba, alternando dolore e speranza, vadano le condoglianze più sincere anche della  nostra  Rivista.