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Manifestazioni giovanili

di Sergio Raspi

 

 Il Carnevale — in un'epoca nella quale le fonti di passatempo spicciolo sono molteplici, standardizzate, disseminate lungo tutto il periodo dell'anno, e nella quale non si suole più aspirare ad una sana spensieratezza compensatrice del sacrificio quotidiano — è una di quelle tradizioni che minacciano di scomparire, soprattutto ove non siano sostenute da organismi pubblicitari e turistici, che a loro volta non essendo altro se non un nuovo aspetto di attività lucrativa, contrastano pienamente con lo spirito e l'essenza del Carnevale stesso.

E' fonte perciò di compiacimento ritrovare in Buja — per disinteressata iniziativa di entusiasti organizzatori e la cooperazione appassionata ed ingegnosa di giovani e giovanissimi interpreti — il Carnevale dei Ragazzi in piena vita e vigore, felicemente rinnovandosi nelle trovate e nelle realizzazioni di edizione in edizione.

Se lodevole è tale intento, veramente indovinato è poi quello abbinamento che consente di vedere da un lato il cantiere gaio ed alacre dei ragazzi che, sentendo e vivendo il Carnevale operano per attuarlo, dall'altro l'atelier dei piccoli artisti intenti a perfezionare i loro «capolavori» per la Mostra del Disegno, ispiratasi a temi, per l'appunto, carnevaleschi: l'invenzione grafica e figurativa si unisce idealmente alla fantasia operativa e coreografica.

Non a caso la manifesta

ione compendia ciò che è di più congeniale nei giovani: la libera creazione artistica, attraverso le opere pittoriche esposte, e la libera espressione della fantasia, attraverso l'ideazione l'animazione dei carri da sfilata.

Di questa giornata, meritoria protagonista e ispiratrice è — per quanto concerne i giovani delle Medie — l'Educazione Artistica, quale disciplina che — pur ovviamente non creando le attitudini — attende ad educare il gusto dell'armonia ed a liberare dalle scorie dell'inesperienza e ad affinare con i suggerimenti della tecnica le individuali ispirazioni, le spontanee espressioni.

La stessa Buja, che ora ospita la V Edizione di questa ormai tradizionale Mostra Regionale, sul finire della Primavera ospita il Criterium - Atletico Sportivo, altrettanto tradizionale, essendone  la prossima  la VI  Manifestazione: l'accostamento non è casuale, in quanto interpreti dell'una e dell'altra Manifestazione sono i medesimi Ragazzi i quali — misurandosi con competitori di altre Scuole Medie della Provincia — gareggiano con lo stesso entusiasmo per la affermazione dei loro colori.

Educazione Artistica e Fisica, nelle loro manifestazioni pubbliche, sono le discipline attorno alle quali — prescindendo dalle individuali attitudini e preferenze — per la loro rispondenza alle aspirazioni ed alle prerogative della gioventù, per lo spirito che le anima e caratterizza, si ritrova tutta la Scuola: sono le discipline che, opportunamente incoraggiate, apprezzate e coltivate, costituiscono una valida promessa di serenità e di sanità per le nuove generazioni: chi vi si appassiona, seguendole con genuino spirito di competizione, non potrà non essere immune dai veleni che negli attuali tempi vanno tristemente diffondendosi.

Di questi Ragazzi sani, volonterosi, entusiasticamente dediti a questo genere di «Manifestazione» la Scuola, la Cittadinanza, la Società non avranno se non da compiacersi.

dr. Sergio Raspi (Preside della Scuola Media Statale «E.  Ursella» di  Buia)