La casa in montagna per la Comunità di Buja di Marzia Giacomini | |
Esperienze pastorali giovanili Da anni ormai il leggendario Donda, aiutato dal 2008 dal prode Don Ilario, organizza con sempre maggior successo i campi estivi per bambini e ragazzi della nostra parrocchia. Esperienza importante e formativa che vede coinvolti i ragazzi delle superiori con un ruolo di responsabilità educativa pastorale che li entusiasma e permette loro una crescita personale, cristiana e socio-relazionale. I bambini delle elementari e delle medie, secondo il livello d’autonomia, durante i campeggi vengono coinvolti in attività ricreative e pastorali, mirate ad una socializzazione positiva e costruttiva all’interno della propria comunità cristiana. Il periodo dei campi estivi inoltre, essendo accodato all’oratroviamoci, crea sempre un’occasione d’incontro gioviale tra le famiglie dei bambini e dei ragazzi che frequentano le attività, rendendola così un’esperienza positiva e coinvolgente rivolta all’intero gruppo familiare (zii, nonni e cugini compresi!). I riscontri sempre positivi e la massiccia partecipazione a queste esperienze, hanno stimolato la ricerca di un loro ulteriore approfondimento e consolidamento. Proprio verso la fine dell’ultimo turno dei campi estivi, si presenta un’opportunità che, visto il clima creatosi all’interno del gruppo di lavoro, è apparsa subito degna della massima attenzione e di un accurato studio di fattibilità. L’opportunità E’ risaputo in tutta la comunità di Buja che Bruno Cattarino (el artist dal marmul) organizza ed è disponibile a sostenere diverse iniziative rivolte a bambini, ragazzi, associazioni, gruppi amatoriali e sportivi, mettendo a disposizione una struttura sita a Forni di Sopra: “Le Cjase di Fors”. Tale struttura da anni è stata sfruttata dai bujesi, per campeggi ed esperienze turistico-ricreative, sempre mantenendo, grazie all’impegno ed alla costanza degli organizzatori, una solida e condivisa matrice di fede e devozione cristiana. Prodromo Nel 2006 uno dei proprietari de “Cjase di Fors” (Toni) mette in vendita la sua parte, Bruno Cattarino, messo al corrente dell’opportunità, si attiva per cercare di far acquisire alla parrocchia di Buja l’immobile e i terreni circostanti. A tal fine si fa promotore di un incontro con un gruppo di imprenditori bujesi, per informarli e sensibilizzarli riguardo al progetto, in modo tale che questi potessero sentirsi coinvolti e dessero il proprio sostegno economico per l’acquisto del bene da parte della parrocchia. L’incontro ha ottenuto ampio consenso, gli intervenuti hanno espresso parere positivo e hanno dichiarato la propria disponibilità. Eventi, impegni e quant’altro, hanno poi impedito la pianificazione ed organizzazione concreta dell’iniziativa. A questo punto Bruno, grazie ad un rapporto solido di amicizia, stima e fiducia che è riuscito a conquistarsi tra la popolazione di Forni, riesce a guadagnare tempo e a tardare la vendita del bene. Ultimatum Nel 2009 Toni, che oltre ad essere il proprietario della casa e dei terreni, era un carissimo amico e uomo di fiducia per molti bujesi (per Bruno in particolare), dopo breve malattia, muore. Questo riduce ovviamente le garanzie di acquisto riservate sino a quel momento alla parrocchia di Buja; l’intera operazione diventa a rischio, poiché i numerosi pretendenti sono in agguato e facoltosi. L’acquisto pertanto, deve essere fatto nel minor tempo possibile. Consensi Vengono innanzitutto interpellati Monsignor Emidio, Don Daniele e Don Ilario, per verificare se c’è reale interesse ad iniziare un progetto pastorale così impegnativo. Tutti e tre manifestano consenso, pur con la lucida consapevolezza e preoccupazione per gli oneri che si dovranno affrontare. Viene quindi effettuato un rapido passaparola tra le persone vicine alla realtà dei campi estivi, per testare le reali forze che possono essere messe a disposizione; anche qui, animatori e famiglie hanno subito dato ampio consenso e disponibilità. Il passo successivo e doveroso, è stato quello di presentare l’iniziativa e chiedere il consenso ai rappresentanti dei consigli parrocchiali per gli Affari Economici delle parrocchie bujesi. Dopo una iniziale diffidenza, dettata dalla situazione economica delle parrocchie di Buja, dalla perplessità sulla disponibilità concreta dei donatori (spesso non corrispondente nella pratica a quanto promesso) e soprattutto per l’entità e il carico dell’intera operazione, anche i rappresentanti dei consigli hanno acconsentito ad un tentativo di acquisto della “Cjase di Fors” da parte delle parrocchie, purchè le risorse finanziarie occorrenti per l’iniziativa siano reperite fuori dai bilanci economici parrocchiali non aventi, al momento e verosimilmente anche nel futuro, alcuna possibilità di fronteggiare i notevoli costi per l’acquisto e la successiva ristrutturazione e messa a norma del fabbricato. Inizia l’avventura Un piccolo gruppo di persone, inizia a lavorare per definire il percorso da intraprendere. Vengono discussi i valori che devono guidare l’intera operazione e vengono definite concretamente quali dovranno essere le finalità dell’acquisto della “Cjase di Fors” e dei terreni circostanti. In sintesi viene condiviso che tutta l’operazione ha come finalità principale una continuità ed un approfondimento del programma pastorale delle parrocchie di Buja, anzi, vorrebbe quasi essere la prima vera occasione di aggregazione di tutta la popolazione, smorzando così gli antichi campanilismi che di tanto in tanto si fanno ancora sentire. Non solo, ma vorrebbe essere un’iniziativa che prevede la collaborazione di parrocchie e amministrazione comunale unite, con l’obiettivo comune di offrire all’intera popolazione una crescita matura nella fede e nel senso civico e di appartenenza più proprio. Il gruppo di lavoro ha poi definito e concordato quali potevano essere i risvolti pratici per l’utilizzo della casa e dei terreni, e li ha individuati in: - campeggi estivi ed invernali rivolti a gruppi parrocchiali e a gruppi scout - settimane bianche e settimane verdi per ragazzi e bambini delle scuole dell’obbligo - ritiri per associazioni sportive - soggiorni per portatori di handicap - soggiorni per famiglie, per anziani e per sodalizi bujesi - campi scuole in collaborazione con Ente Parco Naturale delle Dolomiti Friulane - attività escursionistiche - festival culturali e musicali. L’unione fa la forza Definito a grandi linee il progetto, il primo scoglio da superare è di carattere economico, è iniziato pertanto il pellegrinaggio per cercare di reperire nel più breve tempo possibile, i fondi necessari all’acquisto. Il primo traguardo è il reperimento di 100.000,00 euro per l’acquisto di quasi 1/4 dell’intero complesso immobiliare consistente in circa 2.000,00 mc di fabbricati e 22.000,00 mq di terreno. Sono stati contattati imprenditori e cittadini privati, tutti si sono dichiarati contenti dell’iniziativa, e, ognuno nei limiti delle proprie disponibilità e capacità ha cercato di contribuire. Mons. Emidio ha convocato i rappresentanti di tutti i consigli pastorali, presentando l’iniziativa ed ottenendo da parte di tutti la disponibilità ad una proficua collaborazione. Inoltre, per sveltire e snellire l’iter burocratico, amministrativo ed economico dell’intera operazione, il 27 ottobre 2009 è stato fondato il “Comitato casa di Forni di Sopra per la parrocchia di Buja”. L’organigramma di questo comitato è il seguente: - Presidente: Monsignor Emidio Goi - Vicepresidente: Luca Marcuzzo - Segretario e tesoriere: Pier Giovanni Melocco - Consiglieri: Marco Molinaro Andrea Tondolo Andrea Ursella L’obiettivo principale del comitato è quello di reperire i fondi necessari per l’acquisto dei beni e di renderli utilizzabili per la parrocchia. Al comitato possono aderire tutte le persone che vogliono in qualsiasi forma contribuire alla realizzazione dell’iniziativa a Forni Sopra e si scioglierà al raggiungimento degli obiettivi. Attualmente il comitato sta preparando una presentazione completa dell’iniziativa, per poterla divulgare e presentare ufficialmente a tutta la popolazione, coinvolgendo anche le tante associazioni già attive nel nostro comune. Questo allo scopo di ottenere una adesione ed una partecipazione il più possibile attiva ed allargata da parte di tutti i cittadini. Conclusione Questa presentazione è la sintesi di un lungo e movimentato percorso iniziato nel 1985 con il primo campeggio. Gli approcci per l’acquisto iniziati nel 2004 hanno cominciato a prendere forma verso la metà di luglio 2009. L’iter si è presentato subito molto impegnativo, sia dal punto di vista economico, che organizzativo, che personale (in termini di tempo da mettere a disposizione), che gestionale della struttura nell’ipotesi che tutto vada a buon fine. È però importante e doveroso, sottolineare come fino ad ora siano prevalsi gli aspetti positivi: - vedere come le due figure più importanti alla guida della comunità, nella fattispecie il parroco e il sindaco, siano stati subito pronti e disponibili ad unirsi e lavorare insieme ad un progetto che mira a far crescere l’intera cittadinanza, consolidando valori e tradizioni che sembravano ormai sopiti o addirittura dimenticati; - vedere l’entusiasmo dei ragazzi e dei giovani animatori che aspettano trepidanti di partecipare in modo attivo all’iniziativa per il piacere di svolgere un ruolo, un servizio importante per la propria comunità… e anche perché vogliono continuare l’esperienza dei campeggi in uno spazio che sentono “proprio”; - vedere l’interesse e la disponibilità di tutte le persone che hanno aderito generosamente e con dedizione personale, e che hanno gioito nel sentire che esiste ancora ed è condiviso il bisogno di appartenenza alla propria comunità e alla vita parrocchiale. Ma questo è solo l’inizio della straordinaria avventura, ora diventerà fondamentale la partecipazione e la collaborazione di tutti: popolazione, imprenditori, istituzioni. Ognuno in base alle proprie risorse e competenze dovrebbe sentirsi moralmente impegnato e coinvolto nel portare a termine nel modo più soddisfacente e positivo questa importante iniziativa. |