Dicembre 2009

La seconda fase dei lavori di recupero del castello

 

 

Prenderanno il via nella primavera 2010 gli interventi previsti per la fase numero due del programma di restauro e di recupero del Castello di Monte di Buja. Dopo che la prima fase aveva visto sostanzialmente l'esecuzione di scavi e indagini archeologiche su questo sito di grande importanza storica - con tanto di consolidamento delle murature pericolanti e di ripristino dei paramenti murari esistenti - ecco che attraverso la seconda serie d'interventi si andrà a valorizzare ulteriormente l'area dal punto di vista turistico e culturale, ma anche da quello della pura e semplice fruizione da parte degli abitanti di Buja, che ad essa sono notoriamente legati a livello affettivo. Il progetto prevede per cominciare l'esecuzione di un'accurata indagine archeologica presso le fondazioni murarie della cinta nord e ovest, così come lungo il perimetro murario esterno.

Dopo di che si andrà a sistemare l'attuale rampa di accesso al colle del Castello collocata sul versante nord, mediante pavimentazione antisdrucciolo in semitronchi di castagno. Nella torre all'ingresso est e nel vano interno, di fronte alla porta d'ingresso alla torre stessa, si provvederà al consolidamento ed integrazione del piano pavimentale in lastre irregolari di pietra naturale. Lungo il sentiero e tutt'attorno al Castello verrà infine predisposto un impianto d'illuminazione pubblica. Ricordiamo che il Castello è sottoposto a vincolo monumentale del Ministero dei beni culturali e che qualunque scelta di carattere progettuale va pertanto preventivamente concordata con il tecnico responsabile di zona della Soprintendenza ai monumenti. Il costo degli interventi compresi nella fase due del recupero del Castello di Buja sarà di 270mila euro; somma che si va ad aggiungere ai 176mila euro già spesi in precedenza. Si tratta, in definitiva, di lavori che ci permetteranno una volta ultimati di recuperare pienamente quest'area, destinandola a parco archeologico e percorso didattico (illustrato da un'adeguata cartellonistica), ma rendendola pure idonea ad ospitare attività culturali all'aperto.