Meridiane a Buja di Pier Lodovico Ursella | |
Siamo nel 2000 ed ognuno di noi trascorre la sua vita in modo frenetico, preso da mille impegni, appuntamenti, interessi. Tutto ciò danneggia i rapporti familiari e sociali: quanti genitori o nonni raccontano le fiabe o cantano la ninna nanna ai bambini? Quanti adulti si fermano ad ascoltare gli anziani o parlano con i giovani dei problemi che li assillano? Siamo invasati dalla paura di non aver tempo per tutto. Bisogna guardare spesso l'orologio... gli orologi... sì perché oggi ce ne sono di tutti i tipi e modelli. Come gli orologi anche le meridiane hanno le loro varianti; le più comuni e le più semplici da leggere sono quelle ad ore francesi o d'oltralpe, ad ore italiche e babiloniche. Ai nostri antenati bastava l'orologio solare o meridiana. L'ora esatta veniva indicata mediante l'ombra proiettata da una sottile asta (gnomone o stilo) su un quadrante solare esposto verticalmente (a parete) oppure in piano orizzontale (piazze o pavimenti). Nelle piazze lo gnomone è costituito generalmente da un obelisco o da una colonna, mentre nei quadranti interni a pavimento l'ora viene indicata dalla luce che passa attraverso un foro eseguito su una parete o su punti particolari di rosoni o finestre. La meridiana, strumento ormai abbandonato per la misurazione del tempo, è stata da alcuni anni riscoperta come elemento decorativo. Ed è proprio grazie alla necessità di ripercorrere le tappe della sua costruzione che si è potuto appurare che la progettazione di una meridiana richiede una buona conoscenza dell'astronomia, della matematica e lunghi calcoli con l'aiuto di tavole trigonometriche e tabelle dei logaritmi. Anche a Buja, come in altri paesi del Friuli, da poco si è risvegliata l'idea di costruire o restaurare meridiane. Anticamente esisteva una meridiana sul muro della chiesa matrice di San Lorenzo in Monte, ma sfortunatamente da molti anni è scomparsa a causa di vecchi restauri. Un'altra faceva bella mostra di sé ad Avilla, sulla facciata della casa della scrittrice Maria Forte. Questa pregevole meridiana presentava una lemniscata per la correzione delle ore dodici del tempo medio; era corredata dalla curve solstiziali e dalla linea retta equinoziale. La progettazione e la perfetta realizzazione di questa meridiana era vanto del noto gnonomista Ugo Forte. Un vero peccato che sia andata distrutta dagli eventi sismici del 1976. Una meridiana restaurata nel 1985 si trova sulla parete della chiesa di Ursinins Grande. Era stata commissionata da mons. Pietro Venier, pievano di Buja, verso il 1880. Il motto che vi si legge, in latino, dice: «Ruit bora fugit irreparabile tempus» («Corre l'ora, fugge il tempo inesorabilmente»). Nella borgata di Tomba esisteva una meridiana sulla parete di casa Floreano. Non ci sono disegni o fotografie, rimane solo il ricordo. A Sopramonte si può osservare, sulla parete est di casa Vidoni, una meridiana in costruzione corredata da uno gnomone in ferro battuto assai elegante di influsso ottocentesco. Un'altra meridiana andata persa a causa del terremoto era posta sulla casa detta di «Marie da Udin» sita in borgata Campo Garzolino. A San Floreano, Adriano Gallina assieme alla figlia Stefania, ha realizzato due belle meridiane vicino al suo osservatorio astronomico. La prima reca dipinti i quattro elementi fondamentali della natura: il sole che dà luce, calore, fuoco, l'angelo che rappresenta l'aria e il vento, l'acqua e la terra contestualmente al luogo di San Floreano. Il motto in friulano recita: «Come ombre che lûs brame, l'ore che passe al pinsîr mi clame» («Come l'ombra che desidera la luce, il tempo che passa mi induce a riflettere sul senso della vita»). Anche questa meridiana è completa di lemniscata, di curve solstiziali e della linea equinoziale. L'altra meridiana di Adriano Gallina segna le ore italiche. Questo modello era in uso fino alla fine del 700 e indica le ore che mancano al tramonto del sole. Il motto in friulano è il seguente: «El soreli al madure el forment, el timp al madure l'omp» («Mentre il sole nel suo scorere matura il frumento, il tempo che avanza fa invecchiare e quindi matura l'uomo»). Sempre a San Floreano il pittore Gianni Rota ha realizzato, dopo il terremoto su una parete della sua abitazione, una meridiana con un particolare unico: alla sommità dello stilo è stata applicata una forbice semiaperta, l'ombra che riporta sul quadrante dà l'impressione che tagli l'ora. In Monte, all'interno di un cortile comunicante con piazza San Lorenzo, è possibile ammirare un'artistica meridiana ricca di decorazioni. Raffigura due putti, uno pensante all'inizio della gio nata e uno dormiente alla fine. Sono segnate le ore dell'Europa centrale e le ore locali (le ore dell'Europa centrale sono quelle indicate dai nostri orologi, mentre le ore locali vere sono quelle segnate dal sole che passa sul meridiano del luogo in cui si trova la meridiana). Questo orologio solare è stato progettato e decorato dal pittore Bruno Lucardi che ha eseguito anche i segni zodiacali, gli stemmi del Friuli, di Udine e di Buja. Il motto in latino dice: «Carpe diem» («Godi l'oggi, il momento presente»). In basso è rappresentata l'equazione del tempo affinchè in ogni momento dell'anno vi si possa leggere l'ora esatta. |