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Nostalgia di Buja di Roberto Desiderato |
Il 4 Maggio sono partilo per gli Stati Uniti felice di rivedere i miei figli che colà vivono, ma dispiacente di dover lasciare Buia in pieno fervore di preparativi per la «Sagre di Primavere». Purtroppo gli impegni precedentemente assunti non mi consentivano di rimandare la partenza. Il cuore mio era rimasto qui e con ansia attendevo le notizie da parte dei mie collaboratori che mi informarono dei lavori, delle speranze, delle difficoltà che incontravano e con loro io speravo e temevo. Poi alla chiusura della festa cominciarono a giungermi le notizie, belle notizie, da me attese con trepidante impazienza che mi riempirono il cuore di gioia, ma forse la gioia e le soddisfazioni maggiori. che solo può provare chi è lontano del proprio paese, le provai quando al pic-nic della Famee Furlane di New York incontrai un gruppo di friulani rientrati di recente negli Stati Uniti da una vacanza trascorsa nella terra d'origine. Questi, passando nelle vicinanze di Buia, attratti dallo splendore che si irradiava da Monte, dalla risonanza delle manifestazioni, non resistettero alla curiosità di scoprire ciò che accadeva su quello storico colle. E furono veramente impressionali da ciò che videro tanto che mentre mi raccontavano avevan0 ancora occhi e mente pieni delle luci, della bellezza dei luoghi, della accuratezza dei servizi e della perfetta organizzazione ed ognuno voleva aggiungere un elogio, ognuno aveva un ricordo particolare della splendida serata di friulanità vissuta in Monte. Come potevo rimanere indifferente a quelle dimostrazioni di simpatia, di fronte a quelle lodi, a quella gratuita propaganda che premiava gli sforzi di tutti coloro che si erano prodigati per la riuscita della festa Mi sentivo orgoglioso di essere buiese, orgoglioso di presiedere il Pro Buia e provavo tanta riconoscenza per quanti avevano fatto l'impossibile, con ammirevole dedizione e con concordia, per far conoscere il nostro paese, per far vedere che i buiesi non sono secondi a nessuno. Qui voglio appunto ripetere questi miei sentimenti di riconoscenza a tutti, perchè tutti sono stati all'altezza della situazione e tutti, ognuno secondo le proprie possibilità, hanno dato quanto potevano. Rivolgo un ringraziamento speciale a tutte le signore e signorine che si sono encomiabilmente distinte. Sono certo che nella concordia noi potremo fare sempre più e sempre meglio ed un giorno saremo orgogliosi di essere stati noi a rendere più bella, più accogliente e più nota la nostra cara Buia. |