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Lo Sport a Buja di Luca Tondo

 

È difficile per un ragazzo di 16 anni scrivere di un tema complesso come quello della situazione sportiva del nostro paese specie se considerato che pratico lo sport solamente a livello amato-riale e solo d'estate.

Un punto comunque che si può subito evidenziare dando un'occhiata a ciò che sta avvenendo nel nostro paese è la crisi di molte società che fino a pochi anni fa erano in auge; questo non certo per disinteresse dei dirigenti ma, secondo me, per le sempre minori motivazioni che hanno i giovani. Conosco infatti molti ragazzi che ad un certo punto non se la sentono di continuare perché pensano: "Cui m'al fâs fa di lâ in tal frêt a fa alena-ment?, mior sta a cjase a studiâ o a sintî musiche".

Legato a queste considerazioni è il fenomeno che si sta verificano a Buja: il fervore di società amatoriali che accolgono a braccia aperte tutte quelle persone che, pur non avendo grandissime doti tecnico-atletiche, vogliono tenersi in forma facendo "una risata" senza l'esasperata ricerca dei risultati e della miglior posizione in classifica.

Non sto parlando di amatori o dilettanti come dir si voglia solo per quanto riguarda il calcio, ma anche di persone che ogni sera corrono 10-15 km per le strade di Buja o di chi pedala per ore per il solo gusto di svolgere una sana attività fisica. Così capita anche per ciò che concerne discipline come la pallavolo o la pallacanestro: con un pallone e la rete le ore trascorrono nel generale divertimento.

Anche in questi sport ci sono pochi ragazzi tesserati: questo conferma la tendenza generale di un desiderio di allegria senza un impegno che appare a molti stressante. In questa tendenza di uno sport nell'accezione di divertimento c'è ancora chi si sacrifica quotidianamente per intraprendere la carriera professionistica. Proprio nei nostri borghi di Ursinins Pizzul e Ursinins Grant abbiamo esempi di giovani che, dopo aver iniziato l'attività sportiva in 2 nostre importanti società, si preparano a competere ad alto livello (si tratta di Flavio Milan che gareggerà nei professionisti di ciclismo e di Ornar Budini che gioca nella squadra primavera dell'Udinese).

 Certamente auguro a questi nostri compaesani grandi fortune, nello stesso tempo ammiro l'impegno di quei giovani che ogni domenica si misurano al cospetto di altri atleti, ma nutro molta stima per coloro che, guardando al detto latino "mens sana in corpore sano", svolgono un'attività che non è vincolata dai parametri della competitività.