Pasqua 1997

XIIª Giornata della Caritas 

di Maurizio Santi

 

Domenica 16 febbraio, 1ª di Quaresima, nella nostra comunità di S. Lorenzo è stata celebrata la dodicesima giornata della Caritas parrocchiale. Scopo della giornata è quello di ribadire la necessità dell'amore preferenziale verso gli ultimi e proporre occasioni concrete di condivisione.

Cogliamo l'occasione per ringraziare tutte le persone che con le loro offerte rendono possibile il sostentamento di Joy Jackob e le opere del missionario friulano Romano Ceschia in Tanzania e tutte le famiglie che hanno accolto l'invito delle adozioni a distanza.

Riproponiamo integralmente la riflessione fatta da un membro Caritas all'omelia in tutte le S. Messe della dodicesima giornata.

<<Oggi 1ª domenica di Quaresima, celebriamo la giornata della Caritas Parrocchiale. La carità o amore cristiano è il distintivo dei discepoli di Cristo. Non è immaginabile, dunque, un credente ed una comunità che non mettano al primo posto la carità e la solidarietà con i più poveri.

Ma chi sono i poveri oggi? Sicuramente gli uomini che vivono in una situazione di miseria materiale presente in modo palese e scandalosa nei paesi del terzo mondo o le persone delle nazioni occidentali che mancano di salute, cibo, prospettive di un futuro dignitoso. Anche nel nostro ambiente, caratterizzato da un relativo benessere, esistono, inoltre, anche altre forme di indigenza e di miseria umana:

1. giovani e donne esclusi dal ciclo produttivo; disoccupati e sottoccupati;

2. anziani e disabili collocati ai margini della società; dimessi dai carceri o dagli ospedali psichiatrici esclusi dalla vita sociale,

3. persone prive di affetto, senza ragioni di vita, senza valori morali;

4. bambini che rischiano di essere esclusi fin dal seno materno. I poveri sono dunque quanti, per mancanza o privazione di beni materiali o spirituali, sono minacciati nella loro dignità umana perché impediti di accedere ai servizi essenziali e non possono, quindi, vivere pienamente la libertà dei figli di Dio. Nella Bibbia, invece, la povertà esprime una situazione davanti a Dio.

 Il povero è una persona che avverte il bisogno di Dio, sente d'essere una sua creatura e mette questo a fondamento della sua vita. Il rapporto del credente con le cose terrene, le ricchezze, non è di tipo possessivo in quanto i beni materiali sono un dono del Signore e devono servire per il bene comune. Inoltre, la povertà evangelica, quella di cui Gesù ha proclamato la beatitudine, non è una scelta di vita che si compie una volta per sempre, ma un cammino continuo e progressivo.

I credenti e le comunità cristiane che accolgono l'annuncio di Gesù: "Beati i poveri di spirito perché di essi è il regno dei cieli" riconoscono di essere chiamati a quella povertà che è la coscienza di dipendere radicalmente da Dio e di essere da Lui accolti e salvati in Gesù Cristo.

Da questa partecipazione all'amore di Dio nasce la carità cristiana, che rinnova la vita personale e sociale generando la testimonianza di solidarietà con i fratelli più poveri. Un'azione concreta che ha come obiettivo la promozione dei poveri tende a prevenire le condizioni di bisogno ed a rimuoverne le cause con un'opera coordinata e costante.

Per questo gli operatori della pastorale di carità sollecitano e favoriscono la collaborazione con gli enti pubblici e con altre associazioni che operano sul territorio a favore dei poveri. La cultura della solidarietà, inoltre, afferma l'esigenza di uno Stato giusto ed attento alle fasce più deboli della popolazione. Si rileva, infatti, che sono proprio i poveri ed i più deboli a pagare per primi le crisi dello Stato e l'inefficienza dei servizi.

Nelle parrocchie la Caritas stimola, propone dei gesti ed aiuta a condividere i carismi di tutti i credenti in una solidarietà concreta con i più poveri. Quest'anno in particolare la Caritas Parrocchiale di Santo Stefano prevede

1. Un ciclo di conferenze, in collaborazione con altre Associazioni di volontariato ed Amministrazione comunale, su servizio civile, adozione ed affidi sul territorio, terzomondialità; ed un ciclo di conferenze, a livello foraniale, proposte dalla Caritas diocesana,

2. Una maggior collaborazione con tutti i gruppi e le associazioni che operano o sono presenti nel centro anziani e nella casa di riposo. La Caritas, inoltre, chiede, in modo particolare a studenti ed insegnanti, la disponibilità per la costituzione di un gruppetto che segua ragazzi con difficoltà scolastiche ed economicamente disagiati.

Lo scorso dicembre, nell' animazione della 3ª domenica di Avvento oltre ad un gesto di amore verso gli anziani e gli ammalati, avevamo proposto le adozioni a distanza, in pratica una forma di sostegno, prevalentemente economica, che chiunque può offrire ad un bambino, inserito nella sua famiglia di origine, il quale vive in condizioni di povertà tali da non permettergli di affrontare la vita in maniera dignitosa. Comunichiamo che questa bella iniziativa è stata accolta positivamente da molte famiglie della nostra comunità e per questo oggi ci sentiamo di riproporla, invitando tutte le persone interessate a saperne di più a rivolgersi a don Mariano, che è sempre disponibile, in qualsiasi momento. Le offerte che verranno raccolte oggi in tutte le S.Messe e la prossima settimana in canonica tutti i giorni saranno devolute per il sostentamento di Joy Jackob e per aiutare le opere del missionario friulano Padre Romano Ceschia che lavora in Tanzania.